Bonaventura apre I Corvi blu Un angolo d’arte in via Arena

Alla fine è riuscita trasformare la sua passione, la scelta di uno stile nell’elaborare la quotidianità e pure l’estro di chi per esempio calca sulle punte un palco, in mura, spazio, vetrine, un registratore di cassa. La 43enne fotografa monfalconese Katia Bonaventura, che ogni giorno scandisce la cronaca di queste colonne con i suoi dettagliati scatti, ha trovato una casa dove dare sfogo anche all’altra sua anima, quella più artistica – ché un quotidiano non concede troppi piedistalli alla creatività – in via dell’Arena. Un locale condiviso con un’altra professionista della fotografia, Cristina, che vent’anni fa l’ha avviata alla pratica, ma da tempo è anche una sua buona amica.

Venerdì, in una dimensione forzatamente intimista per via del virus, Katia ha inaugurato il suo studio in coworking svelando il nuovo nome dell’attività: I corvi blu. Un nome avvolto nel mistero, mai banale, come la sua abilità di ritrarre la realtà. La spiegazione dell’intitolazione, Katia Bonaventura, la darà di persona a quanti vorranno passare a trovarla, possiamo dire, perché la conosciamo, che il rebus ha a una chiave di lettura umoristica e iconoclasta.

Al civico 1 di via dell’Arena la fotografa ha dunque voluto spazzare l’incertezza di questi giorni con una piccola inaugurazione, promettendo «una festa grande quando sarà passato un anno dall’apertura» e forse il Covid si staglierà come un ricordo labile, lontano. «Con La Foto di Cristina, pur condividendo gli spazi, resto separata nei progetti, trattandosi di attività differenti: io spero di ritagliarmi un ambito soprattutto nel fotomontaggio e nel lavoro più grafico». Per ora, appunto per le direttive in corso, Katia riceverà solo su appuntamento (3406425234). Le sue abilità si possono però osservare su www.katiabonaventura.it oppure www.corviblu.it.

Laurea in Lettere, studi di fotografia a Firenze, la nuova commerciante monfalconese, va detto, sa penetrare la realtà e capovolgerla come un calzino. Dicono che guardarsi con gli occhi degli altri, nel gioco di luce e spazi, non sia semplice. Ma pochi sanno vedere come l’obiettivo dei Corvi blu ed è difficile non riconoscersi nello specchio delle sue immagini. —



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