Boom di iscrizioni a fisica e il Dipartimento scoppia

La laurea in Fisica è sempre più richiesta dal mercato del lavoro e le immatricolazioni a questo percorso di studi all’Università di Trieste sono in costante aumento: per la triennale gli studenti sono passati da circa 40 a 170, per la laurea magistrale da 28 a 55 dal 2004 al 2017. Il dottorato in Fisica ha circa 36 iscritti, mentre quello in Nanotecnologie, interdisciplinare, tra i suoi studenti ne conta circa 14 che fanno riferimento al Dipartimento di Fisica. Le borse di dottorato sono erogate per circa un quarto dall’Ateneo, mentre il resto è finanziato da enti di ricerca, oppure da progetti internazionali. A questi percorsi si aggiunge il master in Fisica medica, in collaborazione con l’Ictp, con circa 10-12 borse l’anno. «Il numero totale di studenti del Dipartimento oscilla tra 500 e 600. Se rapportato al numero totale degli studenti, circa 15.000, si ottiene un valore tra i più elevati sia in Italia che in Europa», spiega Fulvio Parmigiani, direttore del Dipartimento. Anche il rapporto tra i generi è abbastanza bilanciato. Gli immatricolati sono per il 60% maschi e per il 40% femmine. Nel complesso circa il 50% degli studenti viene dalle regioni del centro e del sud Italia, il 35% dal Triveneto e il 15% dal resto del Nord Italia e dall’estero. Di solito chi sceglie un percorso in Fisica, sottolinea Parmigiani, non si ferma alla triennale, ma prosegue con la laurea magistrale: un vanto del corso di laurea in fisica triestino sta nell’avere, rispetto ai corsi analoghi, il tasso d’abbandono degli studi più basso d’Italia, circa il 18%.
«Siamo seguiti molto bene dai docenti, che ci trasmettono tutta la loro passione - racconta il pescarese Francesco Armillotta, al primo anno della magistrale in Fisica con una borsa del Collegio Universitario Fonda -. E Trieste ha il vantaggio di essere inserita in un sistema di enti scientifici che consente di entrare a contatto con la ricerca fin dalla triennale: la mia tesi di laurea l’ho fatta nei laboratori di Elettra». Una volta conseguita la laurea magistrale l’occupazione è assicurata: il 98% dei laureati trova impiego o ottiene una borsa di studio entro un anno. È il caso di Valeria Grisoni, che sotto la supervisione della professoressa Francesca Matteucci sta studiando per un dottorato in Astrofisica. «Tutto il mio percorso di studi si è giocato a Trieste - racconta -: sono passata dal liceo classico Petrarca a Fisica all’Ateneo giuliano, dove mi sono trovata subito molto bene. Grazie al metodo di studio appreso al liceo non ho avuto grosse difficoltà a passare da un percorso prettamente umanistico a uno scientifico. Il mio modello? Margherita Hack». In questi anni però il corpo docente è stato fortemente ridimensionato, da 63 docenti di ruolo nel 2008 a 43 nel 2017-2018. Ciò ha comportato una pesante variazione del rapporto docente-studente. Altri problemi riguardano le infrastrutture. La sede principale nel Campus di Piazzale Europa è diventata insufficiente, spiega Parmigiani. Oltre ai laboratori didattici presenti in sede, docenti e studenti collaborano, nell'ambito di opportune convenzioni, con Elettra Sincrotrone Trieste, Area di Ricerca, INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Inaf (Istituto Nazionale di AstroFisica) e altri enti di ricerca. Per quanto concerne la visibilità internazionale le principali agenzie di valutazione europee, americane e asiatiche, collocano spesso il Dipartimento di Fisica triestino tra i primi in Italia, nei primi 100 in Europa e nei primi 150 al mondo. Per i parametri Anvur invece si tratta di un Dipartimento con valutazioni nella media: questa discrepanza evidenzia una forte differenza nei metodi di valutazione. Ultimo tema la ricerca, che spazia dalla fisica delle particelle alla meccanica quantistica, dalla fisica dei sistemi nanostrutturati alla fisica dei materiali quantistici, fino alla cosmologia, all'astrofisica e alla fisica dello spazio: i fondi a disposizione acquisiti tramite progetti di ricerca competitivi nazionali o internazionali ammontano a circa 7 milioni di euro.
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