Bordin: «Ridare credibilità alla politica sul territorio»

Bilancio di fine anno per il Consiglio regionale che nel 2024 ha approvato 14 leggi e assegnato 1,4 milioni di contributi. Il presidente: «Nel 2025 si salirà a 3 milioni»

Giorgia Pacino
Il presidente Bordin durante la conferenza stampa
Il presidente Bordin durante la conferenza stampa

Un Consiglio regionale attento ai suoi cittadini e aperto al territorio, anzi pronto a uscire dal palazzo e andare tra la gente per combattere la perdita di credibilità della politica, «uno dei drammi su cui dobbiamo lavorare». È il bilancio di un anno di lavori d’Aula del presidente del Consiglio regionale del Fvg, Mauro Bordin, condiviso ieri con i giornalisti nella tradizionale conferenza stampa di fine anno.

Politica poco credibile

«Una politica poco credibile è una politica che ha difficoltà ad agire e le cui decisioni sono meno tempestive, forti ed efficaci», ha detto Bordin, richiamando la necessità di trasmettere ai cittadini il messaggio di «una politica che viene fatta in modo serio» e di «una Regione solida che dà opportunità». In primo piano nel discorso di Bordin ci sono stati anche i numeri: 7,4 miliardi di risorse gestite (800 milioni in più dello scorso anno), 56 sedute d’Aula, 79 deliberazioni dell’ufficio di presidenza, 12 riunioni dei capigruppo. Sul fronte dell’attività legislativa sono stati 23 i progetti di legge presentati e 14 le leggi approvate.

Riforme di settore

Tra queste molte riforme di settore che hanno occupato gran parte del tempo dedicato all’attività del Consiglio, ma «ben vengano leggi importanti che creano una normativa più efficace. Talvolta togliere una legge è più efficace che introdurne una nuova». Per il 2025 si guarda alla riforma del settore del commercio e turismo e all’abitare sociale, mentre sulla riforma della legge elettorale - terzo mandato incluso - Bordin non fa previsioni. «Più che nell’agenda è sempre nei pensieri. Credo ci sia la possibilità che si arrivi alla ridefinizione delle regole elettorali ma non mi sento di darlo per scontato».

Parlano i dati

Intanto parlano i dati: 53 mozioni, 233 ordini del giorno, 237 interrogazioni a risposta orale. «Numeri che vanno presi con beneficio d’inventario», ha sottolineato Bordin, convinto che il Consiglio possa «essere ulteriormente protagonista. Sul territorio incontro spesso i miei colleghi e ciò mi fa percepire la volontà dei consiglieri di essere presenti e ascoltare i problemi, le criticità e le esigenze su cui i cittadini ci chiedono di lavorare». L’anno che si conclude è stato anche il primo in cui il Consiglio regionale ha introdotto una propria linea contributiva, approvata all’unanimità, che ha permesso di assegnare contributi per 1,4 milioni di euro andando a soddisfare 366 domande presentate da associazioni, fondazioni, comitati e parrocchie per sostenere iniziative sul territorio. Il prossimo anno, ha annunciato Bordin, la cifra salirà a 3 milioni e la platea sarà ampliata anche alle attività ricorrenti, finora escluse. «L’obiettivo – ha spiegato il presidente dell’assemblea legislativa regionale – è far capire al mondo associativo, che spesso si trova di fronte a legacci e burocrazie, che c’è un Consiglio regionale che lo sostiene e che lo invita a essere propositivo».

Rafforzare la comunicazione

Per rafforzare l’attività di comunicazione, c’è l’intenzione di potenziare il sito istituzionale e i profili social con l’arrivo di un nuovo direttore. Oltre ad aprire il palazzo ai cittadini, dal prossimo anno sarà il Consiglio stesso ad andare sui territori con uno stand dedicato nell’ambito delle grandi manifestazioni come Barcolana, Gusti di frontiera, Friuli doc e Pordenonelegge. «Vogliamo comunicare meglio la risposta che si può dare al nostro territorio», ha spiegato Bordin, convinto che serva comunicare «un Consiglio regionale aperto che guarda al cittadino e lo invita a essere interlocutore costante e presente».

 

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