Brandolin: «Gli chiedevo spesso consigli»

«Ma Battello, lei è il mio avvocato o il mio accusatore?». L’onorevole Giorgio Brandolin maschera con l’ironia il dolore per la perdita del “suo” avvocato e mentore. «Già, quando preparavamo un’udien...

«Ma Battello, lei è il mio avvocato o il mio accusatore?». L’onorevole Giorgio Brandolin maschera con l’ironia il dolore per la perdita del “suo” avvocato e mentore. «Già, quando preparavamo un’udienza mi incalzava con domande serrate. Non tollerava se la risposta era troppo lunga. Di lui posso testimoniare che è stato un grande uomo. Mi confrontavo spesso fino a poco tempo fa sulla politica. Gli parlai delle mie perplessità sul modo di fare di Renzi e lui mi rispose con disincanto: caro Giorgio, se non fa così non cambierà mai questo Paese. Battello mi rese un grande onore. Lui, il democristiano Martina e il repubblicano Majo chiusero in piazza la mia prima campagna elettorale per la presidenza della Provincia. E voglio ricordare anche la sua passione per lo sport. Da giovane tirava di boxe ed è stato fondamentale per il recupero della memoria del pugile goriziano Musina che il Coni provinciale aveva intrapreso con successo alcuni anni fa».

Riproduzione riservata © Il Piccolo