Brian con Ezio e Walter 200 spese a Ronchi alle famiglie in difficoltà

LA STORIA
/RONCHI
Duecento spese messe a disposizione della Caritas San Lorenzo per le famiglie in difficoltà. È quello che, a Ronchi dei Legionari, hanno fatto, da marzo in avanti, Brian Harland che ha subito trovato la collaborazione dei titolari della Despar di via Stagni, Walter Antonelli ed Ezio Canciani. Harland ha anni di esperienza alle spalle, attivista di un movimento politico che, giustamente, è stato lasciato fuori da quest’operazione, e una grande propensione a far del bene. «Io sto bene, in famiglia stiamo bene – racconta – ma quando è scoppiata la pandemia ho pensato a chi faceva fatica a mettere assieme il pranzo con la cena. I poveri sono davvero molti e non solo tra gli anziani. Penso ai genitori separati o chi ha perso il lavoro. E a loro abbiamo dato le nostre attenzioni».
Le spese, dal valore medio di 25 euro ciascuna, non sono state portate a casa direttamente a chi aveva bisogno, ma affidate a don Renzo Boscarol e all’organizzazione della Caritas che ha il polso della situazione.
«Abbiamo creato tre generi di spese. Quella per la famiglia – spiega Harland –, quella per i bambini, che comprendeva anche pannolini, e quella per la casa, quindi anche con generi per la pulizia delle persone e delle abitazioni».
Un’operazione che ha mobilitato tante persone. Chi ha messo a disposizione, dopo aver fatto gli acquisti alla Despar di via Stagni, generi di prima necessità, chi ha dato del denaro. Soldi che, poi, sono stati spesso inseriti nelle spese per consentire alle famiglie di pagare le bollette. «Hanno contribuito ronchesi e non – aggiungono Walter ed Ezio – e c’è anche chi ha lasciato a disposizione i punti accumulati con le loro spese. C’è stato un passaparola che si è allargato a macchia d’olio e ci ha consentito di arrivare a 200 spese. Un bel traguardo, del quale siamo felici. Ma siamo ancora più felici che le persone bisognose, anche con il nostro apporto, non sono mai state lasciate sole». Le giornate ad organizzare i pacchi, a mettere pasta, olio, riso, latte e farina, ma non solo, certamente non sono ancora finite. «Continueremo anche nei prossimi mesi – aggiunge Harland – perché, purtroppo, l’emergenza non è finita e siamo chiamati tutti a fare la nostra parte. Dico grazie a Walter ed Ezio, a don Renzo e a tutti coloro i quali ci hanno sostenuto e ci sostengono. Assieme abbiamo fatto una bella cosa, utile per il prossimo e per chi ha necessità e, magari, si vergogna a chiedere una mano. In questo momento – conclude – si sta evidenziando il grande cuore dei ronchesi nei confronti di chi è in difficoltà. Un aspetto che va davvero messo in risalto». Accanto al Comune, per la parte che le compete, si son messi a disposizione la Protezione civile, la Caritas San Lorenzo, altre organizzazioni, ma anche privati cittadini, prioprio come Brian, Walter ed Ezio.–
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