Brigata Pozzuolo, lettera a Berlusconi
«Invito i referenti locali dei partiti a sensibilizzare i vertici politici nazionali sulla vicenda della brigata Pozzuolo».
L’appello arriva dal sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, che lunedì, all’aeroporto di Ronchi dei Legionari, ha parlato della questione anche con il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, consegnandogli anche una lettera in cui si evidenziano le gravi ripercussioni che lo scioglimento della brigata provocherebbero nell’Isontino. «Come ho fatto la scorsa settimana con il sottosegretario Paolo Peluffo, così ho voluto coinvolgere anche Berlusconi - spiega Romoli - il quale mi ha assicurato il suo interessamento. Credo però che mai come in questo momento ci sia la necessità di un’azione trasversale per cercare di raggiungere l’obiettivo: cosi come sta accadendo a livello istituzionale fra gli amministratori dell’Isontino, che stanno facendo fronte comune, indipendentemente dalla collocazione politica, con la diretta discesa in campo anche del presidente della Provincia è opportuno che ci si muova anche in ambito politico. Per questo chiedo a tutti i partiti che pongano la questione della brigata Pozzuolo ai referenti politici nazionali e ai candidati parlamentari».
Già nei giorni scorsi, Romoli aveva espresso tutta la sua (profonda) perplessità per lo scioglimento della brigata. «Più vado avanti - l’argomentazione del primo cittadino - e più mi convinco che lo sciogliento della brigata Pozzuolo non solo è priva di senso in termini di risparmio ma addirittura non porta alcun vantaggio, in termini di funzionalità ed efficienza all’operatività dell’esercito. Perché si sono spesi, in questi ultimi anni, centinaia di migliaia di euro per ristrutturare la caserma “Guella” e oggi la si vuole chiudere?».
(f.fa.)
Riproduzione riservata © Il Piccolo