Buco milionario, promotore sparito
Banca Fideuram ha denunciato l'agente finanziario Rodolfo Sain e ha segnalato "gravi irregolarità alla Consob"

Sparito con i soldi dei clienti. È un promotore finanziario della Banca Fideuram di via San Nicolò 4. Si chiama Rodolfo Sain, 48 anni, e vive a Monfalcone. Fino a mercoledì scorso ha lavorato regolarmente nel suo ufficio, ma giovedì non si è presentato né in banca né agli appuntamenti con i clienti (sia a Trieste sia a Monfalcone) che aveva segnato nell'agenda. Lo hanno cercato per ore sia i clienti che i responsabili dell'agenzia. Nulla da fare. Le sue tracce si sono perse nella serata di mercoledì. E il suo cellulare è risultato spento, irraggiungibile.
Ad allarmarsi sono stati alcuni clienti che al mattino di venerdì si sono rivolti alla direzione della banca di via San Nicolò presentando gli estratti conto degli investimenti effettuati da Sain. In banca è subito apparso evidente che alcuni di quei fogli erano stati falsificati. Contemporaneamente sono partiti i controlli a tappeto su tutto il portafoglio clienti di Sain. Le verifiche riguardanti l'attività finanziaria sono durate fino al tardo pomeriggio e proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Da Banca Fideuram fanno sapere di aver «riscontrato una serie di irregolarità sull'operato del promotore finanziario Sain e, pertanto, è stata disposta a far data dal 30 marzo la risoluzione per giusta causa del contratto di agenzia segnalandolo subito alla Consob». Poi è scattata la denuncia - per l'ipotesi di reato di appropriazione indebita - che è stata presentata dalla stessa Banca Fideuram alla procura della Repubblica. «Nei primi giorni della prossima affronteremo il caso», ha dichiarato in proposito il procuratore capo Michele Dalla Costa. Quanti soldi? Potrebbe essere una cifra vicina ai 2 milioni di euro. La cifra assolutamente ipotetica e - non confermata dalla banca, che in questo senso si trincera dietro un fitto riserbo - tiene conto esclusivamente del giro d'affari dello stesso Sain, che fino a mercoledì ha lavorato sia sul bacino di Trieste sia su quello di Monfalcone. «Stiamo cercando di quantificare l'entità delle irregolarità», hanno spiegato ieri i responsabili della banca. Che stanno esaminando tutti i rendiconto e le documentazioni riguardanti gli investimenti.
Tra le "vittime" un centinaio di facoltosi risparmiatori in gran parte triestini. Altri sono di Monfalcone, dove Rodolfo Sain abita ed è molto conosciuto. La banca, si è saputo, avrebbe contattato nella giornata di venerdì buona parte di queste persone rassicurandole sul denaro che era stato consegnato a Sain per essere investito. Si tratta sia di persone benestanti ma anche di moltissimi pensionati che proprio negli anni scorsi, a causa dell'abbassamento dei tassi, avevano venduto titoli di Stato ritenendoli poco remunerativi dirottando l'investimento su altri prodotti finanziari. Pare che in alcuni casi il promotore finanziario dopo aver incassato il denaro non lo abbia nemmeno investito come previsto dal contratto sottoscritto ma piuttosto (un po' come aveva fatto Calisto Tanzi con le obbligazioni Parmalat) abbia realizzato in proprio, forse utilizzando uno scanner, gli estratti conto da presentare regolarmente ai clienti i quali non hanno mai sospettato di nulla. Ma sono per ora solo ipotesi. Fino a giovedì. E ieri una fonte interna della Banca Fideuram ha parlato espressamente di false rendicontazioni.
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