Bufera tra le realtà del mondo dell’esodo sul caso “Red Land”

Foto BRUNI 27.02.17 Unione Istriani-riconoscimento a Roberto Menia con Lacotà
Foto BRUNI 27.02.17 Unione Istriani-riconoscimento a Roberto Menia con Lacotà

La disputa fra Fratelli d’Italia, Anvgd e Comunità istriane sul film “Red Land” suscita un vespaio nel mondo dell’esodo, con reazioni fortissime da parte dell’Unione degli Istriani e della Fondazione Rustia Traine.

I presidenti di Anvgd e Comunità, Renzo Codarin e David Di Paoli Paulovich, prendono le distanze dalla rivendicazione di Fdi sulla messa in onda del discusso film sulle foibe. Il presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, però, ha molto da ridire: «Non entro nel merito del tentativo di strumentalizzazione. Ma quando Codarin dice che Anvgd è apartitica fa ridere i polli. Lo stesso vale per le Comunità istriane. Parliamo di associazioni che hanno sempre seguito pedissequamente le indicazioni dei loro referenti politici, basti ricordare il loro appoggio al trattato di Osimo. Di questi tempi la gente ha poca memoria, ma affermazioni del genere sono cialtronerie. Che credibilità possono avere queste persone davanti alle istituzioni? ».

L’ex parlamentare dalmata Renzo de’ Vidovich, invece, tesse direttamente le lodi di Fdi: «Il governo gialloverde nonché Forza Italia e Fratelli d’Italia stanno liberando la Rai dal predominio Dc-Pci. I Dalmati italiani non consentono di parlare a nome dell’intero mondo degli esuli a due organizzazioni minoritarie, che sono oltretutto corresponsabili del silenzio durato oltre cinquant’anni e imposto da parte del regime consociativo Dc-Pci del tempo». Dall’ambiente di Fdi trapela molta irritazione per le parole di Codarin, tanto più che durante l’ultima commemorazione per Norma Cossetto, dicono le fonti, Codarin ha ringraziato due consiglieri forzisti per una mozione presentata in Comune ma identica a un’altra portata da Fdi in Regione. —

G.Tom.

Riproduzione riservata © Il Piccolo