“Buffet da Pepi” si allarga e si compra Casa Rusconi

Il palazzo di cinque piani di via Cassa di Risparmio un tempo patrimonio Allianz acquistato dai proprietari dello storico locale. Allo studio l’ipotesi albergo
Di Laura Tonero
Lasorte Trieste 11/01/17 - Piazza della Borsa, Via Cassa di Risparmio, Palazzo Rusconi
Lasorte Trieste 11/01/17 - Piazza della Borsa, Via Cassa di Risparmio, Palazzo Rusconi

Il primo gioiello dell’ex patrimonio Allianz - ceduto nel 2015 a Bnp Paribas Real Estate Sgr poi confluito nel Fondo Alloro - è stato ceduto. Si tratta di Casa Rusconi, il bellissimo palazzo in stile neorinascimentale veneziano di via Cassa di Risparmio 1, che si affaccia su piazza della Borsa e costruito nel 1860 da Giovanni Scalmanini su commissione della famiglia di farmacisti Rusconi. Ad acquistare per 1 milione e 760 mila euro l’intero edificio di cinque piani è stata la Trieste Sapori Sas, la società proprietaria anche dello storico Buffet da Pepi da tutti conosciuto come “Pepi S'ciavo”.

La compravendita è diventata ufficiale pochi giorni fa. Il contratto è stato siglato di fronte al notaio Massimo Paparo lo scorso 18 ottobre, ma il fatto che l'edificio sia tutelato dalle Belle Arti prevede un diritto di prelazione nell’acquisto da parte dello Stato, della Soprintedenza, da esercitare entro i 60 giorni successivi alla notifica dell'atto di compravendita. Scaduti ormai i due mesi e in assenza di una manifestazione di interesse della Soprintendenza, l’edificio è diventato a tutti gli effetti della Trieste Sapori.

Quel palazzo è diventato dunque di proprietà di una società che più di altre rappresenta Trieste, un sollievo in questo caso per quanti temono che i pezzi più pregiati del pacchetto immobiliare ceduto a Bnp Paribas finiscano in mani di società di fuori regione o straniere. «Non posso che essere orgoglioso di questo bel colpo - ammette Paolo Polla, legale raprpsnatate della Trieste Sapori Sas, carismatico titolare del buffet Da Pepi e tra i soci del caffè bistrot Theresia, che occupa il piano terra e il primo piano di Casa Rusconi -. Dopo aver avviato il nuovo locale nello stesso palazzo, speravamo da tempo di poter rilevare l'intero immobile. Per la destinazione, ora che la compravendita è stata ufficializzata, stiamo facendo delle valutazioni».

Polla non si sbilancia, dunque, ma fa capire di essere interessato ad una destinazione ricettivo-turistica (residence o albergo, per intendersi) per il terzo, quarto e quinto piano. «Ovviamente, - spiega - vista anche la splendida posizione, sarebbe ideale destinare quegli spazi a chi viene a visitare la nostra città. È ancora tutto in divenire, però. Vanno valutati anche i lavori di riadattamento e di riqualificazione che un cambio di destinazione necessiterebbe». Gli spazi sistemati sopra a Theresia risultano inoltre svincolati da ogni tipo di contatto di locazione.

Quella di Casa Rusconi è di fatto la prima compravendita del pacchetto di immobili ex Allianz registrata all'Ufficio Tavolare di Trieste. La sua messa sul mercato non era nemmeno stata pubblicizzata visto che non appena il patrimonio passato al Fondo Alloro è stato messo in alienazione, la Trieste Sapori sas ha immediatamente manifestato l’interessa all’acquisto.

Nella prima tranche di immobili messi sul mercato dal Fondo Alloro ci sono altri edifici cielo-terra come il palazzo di fine Ottocento di via Geppa 8 e quello di via Diaz 6. L'immobile di maggior pregio compreso nel pacchetto di immobili da alienare è senza alcun dubbio Palazzo Pitteri, che si affaccia su piazza dell'Unità: le trattative in quel caso procedono con la massima riservatezza.

La lista degli altri immobili un tempo di Allianz e messi già sul mercato sono elencati con dettagli sul sito allorotrieste.it. Tra questi ci sono alloggi in viale D'Annnunzio, via Cappello, via Madonna di Gretta, via del Toro, via San Francesco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo