Bus contro la tettoia nella nuova stazione



Presentata già a febbraio, diverso tempo prima rispetto all’entrata in funzione dell’autostazione, l’interpellanza è stata profetica: un passo preciso del documento chiedeva, infatti, alla giunta Fanotto «se fosse al corrente che gli autobus a due piani, in servizio per conto della Saf, avessero difficoltà nel manovrare e transitare nell’area delle pensiline appena realizzate entro i cantieri della autostazione e quali provvedimenti intendesse prendere al fine di una celere risoluzione del problema».

Dopo appena un paio di giorni dall’effettivo inizio della sua attività a pieno regime (con settimane di ritardo rispetto all’inaugurazione ufficiale), la stazione delle corriere, sita nella cornice del Parkint di via Amaranto, a Lignano City, ha già fatto sollevare una nuova polemica: l’ennesima che si aggiunge al dato storico dell’annosa progettazione. Nel fine settimana, una corriera ha impattato contro la tettoia della struttura. «La profezia si è avverata. Avevamo richiesto maggiori chiarimenti riguardo a spazi e altezze, proprio perché, a colpo d’occhio, si percepiva subito che le manovre sarebbero state difficoltose e che si sarebbe verificato il probabile rischio di colpire la tettoia. La giunta ci ha risposto in modo vago: non si vuole mai cogliere ciò che fa presente la minoranza con spirito costruttivo».

A dichiararlo è Stefano Trabalza, che, assieme ai colleghi Giovanni Barberis e Donatella Pasquin (Io vivo Qui), ha firmato l’interrogazione congiunta a Forza Italia, rappresentata tra i banchi dell’opposizione da Carlo Teghil e Giovanni Iermano. «Il danno non pare grave ma è sintomatico - ha specificato Trabalza -. Bisognava avere accortezze progettuali diverse. Il tutto non mi pare sia funzionale – prosegue Teghil -. L’interpellanza non è servita a nulla, nonostante poi il cantiere fosse rimasto ancora fermo per mesi prima di partire. La situazione è tragicomica, proprio come quella di Lungomare Trieste. Non mi esprimo sull’estetica, che lascia a desiderare, ma chiederemo nuovamente chiarezza per mettere a nudo le eventuali responsabilità e, soprattutto, il modo di lavorare che dovrebbe essere presidiato dai membri della giunta».

Il consigliere conclude: «L’accaduto è solo l’ennesimo segnale di come questi signori stiano governando. L’eccellenza della località, che peraltro è una città turistica, sta scemando. Oltre al lungomare, complici sono svariati disservizi ». —



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