Busi festeggia i 130 anni della Grotta azzurra

LISSA. Il barone e pittore austriaco Eugene Rausoonet aveva pubblicato nel 1884 sul giornale viennese Neue Freie Presse la notizia della scoperta della Grotta azzurra dell’isoletta di Busi, dicendosi incantato. «Ho scoperto la Grotta azzurra in questa piccola isola, dove ho dimenticato i vantaggi della civiltà ma a tutto vantaggio di una natura intatta, bellissima. Qui comunico con gente semplice e lo faccio in lingua italiana, una lingua che i pescatori locali parlano e comprendono ottimamente. Bevo il vino rosso di Busi, lo stesso che viene consumato dall’imperatore Francesco Giuseppe. Non solo ho scoperto la grotta di Busi ma anche questo affascinante mondo isolano». A 130 anni da quell’evento, a Comisa, sull’isola di Lissa, è stato messo in piedi un comitato che ha il compito di celebrare degnamente il giubileo, che segna anche l’inizio del turismo organizzato a Lissa e in Dalmazia.
Il presidente del comitato, Joško Božanic, ha voluto ricordare che dopo l’articolo di Rausoonet, nel 1885 arrivarono a Comisa un centinaio di membri della Società turistica di Vienna, per visitare appunto l’attrazione scoperta dal loro connazionale. Quella fu la prima visita organizzata ad un’attrazione turistica in Dalmazia. «Quest’anno e nel 2015 - ha detto Božanic - promuoveremo numerosi eventi, tra cui una tavola rotonda dedicata alla nostra Grotta azzurra. Dobbiamo prendere l’ esempio di Capri e della sua Grotta azzurra e per tale motivo inviteremo il sindaco di quest’isola italiana ad essere nostro ospite alla celebrazione centrale a Lissa». Božanic ha ricordato che Capri ha una superficie di 10 chilometri quadrati e una popolazione di 7.500 persone, che beneficiano dello sfruttamento turistico della Grotta. Busi ha 6 chilometri quadrati, una popolazione che non tocca le 20 unità ed è un isolotto povero, in cui non si sfrutta a dovere la grotta, al contrario di quanto avviene a Capri. «Dobbiamo cambiare marcia - ha aggiunto - e non sperare che sia Zagabria a favorire il nostro sviluppo. Dobbiamo arrangiarci da soli, puntando su quello che la natura ci ha dato». La grotta di Busi, raggiungibile in barca, ha un ingresso di 1,5 metri di altezza, per una lunghezza di 24 metri e una profondità di 16. Quando il sole è nel punto più alto, la rifrazione dei raggi nella grotta crea un effetto azzurro- argenteo che non ha pari nell’Adriatico.
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