Cabinovia di Trieste, il centrodestra prende tempo: rinviata la delibera per anticipare i fondi
Il voto sulla delibera spinta dall'assessore Bertoli per impegnare sull'impianto a fune 30 milioni di euro come anticipo dei fondi statali è slittato a lunedì 15 dicembre

La variazione di bilancio per la cabinovia, prevista per la seduta del Consiglio comunale di oggi, martedì 9 dicembre, è stata rinviata. Roberto Dipiazza prende tempo e dà infine la direttiva di ritirare dall'ordine dei lavori la delibera spinta dall'assessore leghista Everest Bertoli per impegnare sull'impianto a fune 30 milioni di euro come anticipo dei fondi statali, tra le decisioni più controverse del suo ultimo mandato da sindaco. Il voto è attualmente rinviato a lunedì prossimo, 15 dicembre.
«Ho preso in mano la situazione: sono al lavoro sulla cabinovia, ma devo prima valutare alcuni aspetti», commenta il primo cittadino, ma difficilmente una settimana in più potrà fare la differenza.
A mancare, oltre ai permessi ambientali e alla liquidità finanziaria per l'opera, sono anche i numeri nella coalizione, risicatissimi. Se la variante fosse stata messa ai voti stasera, ai convinti no del centrosinistra avrebbe fatto da spalla l'astensione chiara e netta di Forza Italia, a riprova di mesi di perplessità mal celate dagli azzurri all’idea di perseverare con il progetto.
Del resto già al primo giro in giunta la delibera era passata per un pelo, vista l’assenza mirata di Giorgio Rossi (fedelissimo del sindaco) e dei due forzisti Sandra Savino e Michele Babuder, tanto da spingere Dipiazza a crearsi una delega ad hoc e sollevare i suoi assessori dall’iter della cabinovia, a partire dal più scettico Babuder.
Scetticismo che, era ormai il segreto di Pulcinella, tutti i quattro consiglieri forzisti - oltre a Babuder, i due storici ex assessori Angela Brandi e Lorenzo Giorgi, e il capogruppo Alberto Polacco – oggi sarebbero stati pronti a confermare non presentandosi in Aula.
Il sindaco lo sapeva e così, dopo giorni di riunioni e tutta la mattinata trascorsa al telefono, ha infine deciso di rinviare la discussione a lunedì prossimo. Il tempo in più potrebbe servire per tirare le fila tra i suoi, o tentare di trovare una soluzione per sanare il quadro contabile del progetto alternativa a quella proposta dalla ragioneria.
Cosa accade, adesso? La variazione per la cabinovia - così come una seconda correzione al bilancio proposta da Bertoli, sempre in calepino oggi e rinviata sua volta - andrà necessariamente ratificata prima della manovra di bilancio di previsione, la cui discussione era inizialmente prevista per lunedì e martedì della prossima settimana. Sedute che, a questo punto, potrebbero molto probabilmente slittare, finendo a ridosso della chiusura dell'anno. La situazione della cabinovia, se è possibile, si è complicata ancora di più.
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