Caccia, uccisi in provincia di Trieste 610 cinghiali e oltre 340 caprioli

Il bilancio della stagione venatoria 2013-2014: gran parte degli ungulati “centrati” nella zona Est da Prosecco a Muggia. Cervi in aumento
20030920- ROMA - CACCIA : DOMANI APERTURA , 700MILA DOPPIETTE NEI BOSCHI - Una scena di caccia nelle campagna romana . 700 mila cacciatori da domani all'alba attraverseranno boschi di tutt'Italia. ARCHIVIO /ETTORE FERRARI/JI
20030920- ROMA - CACCIA : DOMANI APERTURA , 700MILA DOPPIETTE NEI BOSCHI - Una scena di caccia nelle campagna romana . 700 mila cacciatori da domani all'alba attraverseranno boschi di tutt'Italia. ARCHIVIO /ETTORE FERRARI/JI

TRIESTE. Anche quest’anno si è tenuta a Jamiano la mostra dei trofei di caccia prelevati nelle 12 riserve della provincia di Trieste. Una manifestazione pubblica organizzata dalla sezione locale della Federcaccia in ottemperanza a quanto previsto dalle normative nazionali. Lo scopo è di dare informazione alle amministrazioni pubbliche competenti in materia di fauna selvatica sulla gestione del patrimonio faunistico territoriale da parte dei cacciatori triestini. Accanto alla mostra, la pubblicazione di un catalogo degli ungulati prelevati durante la stagione venatoria, completo di tutti i dati biometrici per ogni esemplare abbattuto, suddiviso per specie e singola riserva di caccia con i diagrammi corrispondenti a densità di prelievo, proporzione degli abbattimenti per classi di sesso e età.

Un dato fotografa globalmente la massa di prelievo realizzato dalle 12 riserve secondo quanto previsto dai piani di abbattimento stilati dall’amministrazione regionale. In provincia di Trieste, per l’annata venatoria 2013–2014, sono stati abbattuti circa un migliaio di capi tra cinghiali, caprioli e camosci per una percentuale di 10–12 ungulati per 100 ettari di superficie. Numeri che pongono il Distretto Carso tra i più puntuali della Penisola. Sono stati uccisi 610 cinghiali sui 772 previsti dai piani (80% di quanto previsto, 100% per l’areale muggesano). «Dai dati di abbattimento si evince che la presenza dei cinghiali riguarda soprattutto la parte a Est della provincia – spiega Fabio Merlini, presidente provinciale Federcaccia – con 494 cinghiali prelevati da Prosecco a Muggia mentre 116 riguardano le riserve a Ovest. I cinghiali infatti si muovono a ridosso della zona urbana cittadina, che offre loro rifugio, protezione e cibo». Per quel che concerne il capriolo, sono stati 342 i capi ammazzati rispetto ai 331 dell’annata precedente. La popolazione di questa specie soffre la competitività ambientale e territoriale del cervo e del cinghiale, per cui i suoi piccoli, probabilmente, risultano disturbati e spesso predati. Tra le altre specie provinciali, appare in crescita la popolazione dei camosci, presente in modo stabile nella riserva di Duino e in fase di espansione territoriale. In costante aumento pure la presenza del cervo, spesso avvistato in prossimità della rete viaria. «I cacciatori continuano a gestire e monitorare il patrimonio faunistico locale – osserva Merlini – forti delle loro competenze faunistiche e della loro conoscenza del territorio provinciale».

Maurizio Lozei

Argomenti:caccia

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