Caffaro, da gennaio rischio mobilità per 66

Ancora incertezza sul rifinanziamento della cassa integrazione in deroga Sindacati e Regione proporranno al ministero l’aspettativa non retribuita
Di Francesca Artico
ANTEPRIMA Torviscosa 11-09-2008 sequestro caffaro
ANTEPRIMA Torviscosa 11-09-2008 sequestro caffaro

TORVISCOSA. Se il Governo nazionale non approva la legge di stabilità entro dicembre, non si saprà se verrà finanziata la cassa in deroga, e questo creerà grossi problemi ai 66 lavoratori della Caffaro in amministrazione straordinaria di Torviscosa, per i quali da gennaio potrebbe scattare la mobilità.

A fronte di queste incertezze, i sindacati nazionali di Cisl, Cgil e Uil, unitamente all’assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti e a tutti i soggetti coinvolti, proporranno al ministero del Lavoro, in attesa di sapere i contenuti della legge di stabilità, la messa in aspettativa dei lavoratori, se questa non verrà accolta, allora partirà la mobilità.

«La situazione si mette male - dice Augusto Salvador della Cisl -. Il nostro intento è evitare la mobilità subito, ma se la legge sulla stabilità non arriva a determinazione entro i termini, il 31 dicembre, saremo costretti a delle scelte o a delle azioni in merito, coinvolgendo anche il sindaco di Torviscosa. Della situazione ragioneremo a breve con i lavoratori per decidere in merito a quali soluzioni prendere. Con questo attendismo, si mettono in ginocchio lavoratori e sindacato».

Antonino Mauro della Uil, spiega che «per tenere “agganciati” i lavoratori per qualche mese in attesa di sapere cosa succede per la cig in deroga si propone l’aspettativa non retribuita. Oggi di questa soluzione tampone discuteranno al Ministro al Lavoro le segreterie nazionali e l’assessore Panariti, proponendo che dal primo gennaio i lavoratori possano chiedere aspettativa in attesa di capire se la cassa in deroga è stata finanziata oppure no: se verrà finanziata la chiederemo per tutto il tempo possibile, altrimenti scatta la mobilità».

Andrea Modotto della Cgil, afferma che «il problema è gravissimo e si va a ripercuotere a livello sociale, aggravandolo: poi si raccoglie quello che succede in questi giorni. Va detto che l’assessore Panariti si era fatta garante in merito, adesso bisogna che la Regione trovi risorse tra le pieghe del bilancio regionale. La situazione è micidiale, l’assenza di cassa in deroga toglie ossigeno ai lavoratori: come fanno ad affrontare la giornata se non hanno soldi in tasca?».

Roberto Fasan, sindaco di Torviscosa, ribadisce che l’amministrazione comunale «pone sempre la massima attenzione in merito e siamo in costante contatto con l’assessore regionale al Lavoro Panariti, per far si che anche nel 2014, questi lavoratori possano ottenere la cassa in deroga, come ha sostenuto l’assessore stesso. S auspica che tutto vada a buon fine per i lavoratori e noi territorio lo attendiamo».

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