Caffè degli Specchi Tra 20 giorni il nome del nuovo gestore

di Maddalena Rebecca
Che mezza Trieste si senta orfana di un pezzo di storia cittadina e attenda con il fiato sospeso la soluzione del rebus, non sembra avere alcun peso. Generali, nonostante la soglia d’attenzione sia altissima, non svela le proprie carte. Non ora, almeno. E pazienza se centinaia di habituè della tazzina con vista piazza Unità si arrovellano da settimane sul nome del futuro gestore del Caffè degli Specchi. Loro, le assicurazioni del Leone, si trincerano dietro al più totale silenzio.
Quale big della ristorazione ridarà dunque nuova vita allo storico locale di Palazzo Stratti? Espressamente Illy? Forse. Segafredo? Può darsi. Lavazza? Chissà. Di nomi, il colosso assicurativo, non vuol nemmeno sentire parlare. Eppure il termine per la presentazione delle offerte da parte dei soggetti interessati a raccogliere l’eredità della Specchi srl, fallita lo scorso 27 ottobre, è ampiamente scaduto. I giochi si sono chiusi lunedì scorso. Chi aveva intenzione di farsi avanti, quindi, l’ha già fatto, e chi ha invece preferito abbandonare l’impresa ritenendola troppo complessa o rischiosa, è definitivamente uscito di scena.
Il fatto che la “gara” non sia più aperta, però, non smuove Generali di un millimetro. Per sapere quali marchi di peso abbiano manifestato interesse per il caffè triestino, bisognerà aspettare ancora. Quanto, per la precisione? Poco, par di capire. Almeno sui tempi dell’assegnazione della gestione, infatti, qualche segnale arriva.
L’intenzione del Leone è arrivare all’identificazione del nuovo soggetto e, di conseguenza, alla ripresa dell’attività degli Specchi, in tempi strettissimi. Entro la fine di gennaio verrà completata l’analisi delle offerte pervenute e la selezione degli investitori interessati. E al massimo ai primi di febbraio, salvo incidenti di percorso, arriverà la comunicazione ufficiale con l’investitura del nuovo patron del locale di piazza Unità.
La parola d’ordine, insomma, sembra essere agire alla svelta, come già accaduto del resto in occasione della procedura fallimentare. Procedura risolta nel giro di poche settimane dalla presentazione in Tribunale dei libri contabili della Specchi srl, grazie ad un’offerta da 370mila euro che ha consentito a Generali, già proprietaria dell’immobile che ospita il locale, di aggiudicate anche marchio, licenza di gestione, attrezzature e arredamenti del caffè.
Un patrimonio che, nel giro di tre settimane al massimo, passerà nelle mani del nuovo gestore. Ruolo che più di qualche pubblico esercente cittadino spera venga assegnato al franchising della Illy. «Da un lato perchè il marchio triestino è garanzia di qualità e serietà - spiega un addetto ai lavori -. Dall’altro perchè, come accaduto già nel bar di via delle Torri, la Illy aumenterebbe subito il prezzo della tazzina, facendolo salire a 1,20 euro e “autorizzando” quindi anche gli altri bar a passare almeno a 1,10. Un grande regalo per tutti, quindi, in questo momento di difficoltà».
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