Calci e pugni alla madre, arrestato

Finito in carcere l’operaio 40enne Giorgio Gonano. L’anziana, 72 anni, pur dolorante è riuscita a chiamare i carabinieri
Di Tiziana Carpinelli
Bonaventura Monfalcone-08.08.2012 Via Romana,126-Arresto per violenza domestica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-08.08.2012 Via Romana,126-Arresto per violenza domestica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Ha minacciato di morte la madre, poi l’ha presa a calci e pugni, spedendola al Pronto soccorso piena di lividi e contusioni. La donna, esasperata, lo ha fatto arrestare.

Ancora un caso di violenza tra le mura domestiche nel Monfalconese, il terzo nel giro di pochi giorni. E di nuovo a farne le spese, come già accaduto a Staranzano e a Grado, è stata una madre. Stavolta la “vittima” è una pensionata di 72 anni, Anna Maria Agnesin, vedova, residente in via Romana. A finire in manette, accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato il figlio, Giorgio Gonano, quarantenne operaio monfalconese, pregiudicato con precedenti per reati contro il patrimonio.

I carabinieri della Compagnia di Monfalcone, intervenuti in soccorso della donna, lo hanno tratto in arresto l’altra notte. Ora l’uomo si trova in carcere a Gorizia. Teatro dell’aggressione un appartamento al civico 126 di via Romana, situato in una vecchia palazzina color cenere, dove stando ai vicini le liti tra madre e figlio erano all’ordine del giorno: un paio di settimane fa erano volati piatti ed erano andati in frantumi suppellettili, c’erano state grida, urla e pianti.

Una situazione divenuta insostenibile, che pure si ripeteva da tempo, tanto che a una conoscente la madre dell’arrestato aveva recentemente confessato di «non farcela più ad andare avanti così». Mentre a un’amica, in passato, aveva esibito un occhio pesto, conseguenza di uno dei tanti litigi esplosi in casa.

Stavolta però è stata la vittima stessa a reagire, chiedendo aiuto alle forze dell’ordine che immediatamente si sono precipitate nell’appartamento, fermando l’aggressore. Anna Maria Agnesin ha sporto denuncia ai carabinieri sia per le reiterate minacce di morte subìte sia per la condotta violenta del figlio, che le hanno procurato le ultime lesioni, mettendo così fine al suo incubo. Cosa di preciso abbia scatenato la furia di Gonano non è possibile ancora accertare: i militari parlano infatti di «violenza gratuita», di un «raptus scaturito senza alcun apparente motivo».

Dunque senza una ragione preponderante, come potrebbe essere una richiesta di denaro respinta. Ma alla base ci sarebbero problemi legati a un contesto di disagio sociale. Stando a quanto appreso dai militari, che a lungo hanno ascoltato la donna, l’uomo vessava la madre, cui conviveva, sottoponendola a continui atti di spraffazione. Anche fisiche, secondo quanto riferito dall’anziana ai carabinieri di Monfalcone.

I motivi potevano essere appunto diversi: la difficile convivenza, un attrito scaturito da futili motivi, questioni economiche. Martedì, a soccorrere l’anziana è stato il 118: arrivata al Pronto soccorso del San Polo i medici hanno accertato traumi all’emicostato sinistro, alla fronte e una distorsione all’avambraccio destro, tutte ferite giudicate guaribili in una ventina di giorni. Una volta medicata, la vittima è stata dimessa e ha potuto fare rientro a casa. A destare preoccupazione, nelle istituzioni, è l’acuirsi di forme di violenza verso i più anziani, fenomeni aumentati nell’ultimo periodo.

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