Calcio Subbuteo, che passione A Cormons i super team triveneti

CORMONS. Quattro team, sedici giocatori, il meglio del calcio da tavolo del Nordest riunito in sala Italia a Cormons. È stata una grande festa di sport, amicizia e passione per il calcio sulle punta...

CORMONS. Quattro team, sedici giocatori, il meglio del calcio da tavolo del Nordest riunito in sala Italia a Cormons. È stata una grande festa di sport, amicizia e passione per il calcio sulle punta di dita quello che ieri ha portato nella cittadina collinare i partecipanti della 12.a edizione del torneo di calcio da tavolo Subbuteo Città di Cormons. La manifestazione, organizzata dall' Asct Cormons e dal Gruppo calcio tavolo Dlf Gorizia in collaborazione con il circolo Eventualmente e il patrocinio del Comune di Cormons ha avuto luogo lungo l'intera giornata ed è stata valevole per il ranking triveneto, e ha visto ai nastri di partenza i migliori giocatori di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia: a confrontarsi i veneziani del Serenissima 1990, i vicentini Bulldogs, i trevigiani Hawks sino ai padroni di casa del GruppoCalcio Tavolo DLF Gorizia. E proprio curiosando tra i tavoli di gioco si è scoperto come la passione per il noto Subbuteo sia qualcosa che accomuna uomini fatti e finiti a ragazzini alle prime armi: «Qui oggi è possibile vedere giocare il padre di famiglia ultraquarantenne come il ragazzino di 16 anni - spiega Damiano Marini, uno degli organizzatori del torneo - questo è uno sport che conquista in modo eterogeneo varie fasce d'età: e poi chi è un po' più vecchietto ama questa disciplina da sempre, da quando era bambino, e ha continuato anche in età adulta a portarsi dietro questa passione». Una passione che muove intere famiglie: «Spesso partecipiamo ai tornei in Italia o in Austria, ed è l'occasione per portare mogli e figli a fare un weekend da qualche parte - continua Marini - : io e la mia famiglia ad esempio siamo innamorati di Graz, dove siamo andati spesso con i miei compagni di squadra a giocare dei tornei». E proprio l'Austria è la Mecca per chi gioca a Subbuteo in Friuli: «Il movimento oltre confine è molto sviluppato, coinvolgendo anche molte donne e quindi spesso veniamo invitati a delle manifestazioni oltr'Alpe. In generale il Subbuteo è uno sport molto seguito da giovani e adulti anche nel Centro e nel Sud Italia, mentre da noi al Nord ha un seguito un po' minore». E nel caso dell'Isontino, c'è anche un problema geografico che non aiuta lo sviluppo del movimento locale: «Fino a qualche anno fa il nostro torneo aveva i crismi dell'internazionalità: sono venuti sin qui dei campioni mondiali a disputare la nostra manifestazione. Purtroppo negli ultimi anni è stata declassata per una semplice questione logistica: è difficile raggiungere Cormons, troppo decentrati e mal serviti da un punto di vista viario. E siccome per i punteggi internazionali la comodità di un aeroporto dietro casa o un'uscita autostradale nel Comune di riferimento sono fattori essenziali, noi siamo stati molto penalizzati da questo. Senza contare che vivere nell'estremo Nordest non aiuta di suo: è un problema, questo, che hanno tutti i team che vogliono organizzare un torneo vivendo però ai confini del Paese».

Matteo Femia

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