Callari alla sanità, ma senza indennità

Il medico goriziano devolverà la somma a un fondo per le cure di indigenti. Salgono le quotazioni di Luise alla Cultura
Di Tiziana Carpinelli
Bonaventura Monfalcone-07.11.2016 Festa-Elezione Anna Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-07.11.2016 Festa-Elezione Anna Cisint-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Può darsi che non tutti saranno accontentati, ma Anna Cisint, al telefono, sembra contenta. La squadra è nell’aria. Ancora 24 ore e il sindaco la presenterà ufficialmente. Pare non ci sia stato il classico “gran bazar” di schieramenti alla questua di un posticino in giunta. E la rapidità con cui la prima cittadina è arrivata a blindare il suo schema - una settimana, o anche meno, dall’elezione - lo comproverebbe. Fin dall’inizio, infatti, si è capito che il sindaco nominerà gli uomini (e donne) di cui ha bisogno per governare cinque anni sullo stigma della competenza. Quindi se non personalità di spessore preminentemente tecnico, quasi.

Cisint vuole attendere, prima di alzare il sipario sulla prima giunta a traino Lega nord della storia di Monfalcone, che il giro dei colloqui sia terminato. Ma le prime conferme arrivano. Come la presenza, ormai certa, di non uno, bensì due, medici nell’esecutivo Cisint. All’assai probabile “esterno” Michele Luise, dirigente medico della Direzione sanitaria del San Polo indicato alla Cultura, si affianca ora un altrettanto certo Sebastiano Callari. Al 58enne chirurgo goriziano, con specializzazione in Urologia e tessera padana in tasca, saranno affidate due deleghe cruciali: Sanità e Welfare. Divorziato con due figli dal primo matrimonio - il 26enne Andrea, ingegnere dell’Electrolux che lavora in Thailandia («un classico cervello in fuga», spiega il padre), e il 24enne Giorgio che opera in una cooperativa che offre accoglienza agli immigrati nel capoluogo provinciale («nella nostra famiglia c’è libertà di idee») - Callari intende rinunciare all’indennità assessorile. Questo «per mettere a frutto il fondo che intendiamo costituire per aiutare le persone indigenti a sostenere le spese mediche per visite specializzate cui altrimenti non riuscirebbero ad accedere». «Naturalmente - chiarisce il medico - non basteranno questi soldi». È un primo passo.

Callari sarà «assessore a tempo pieno, ma dal pomeriggio». La mattina opererà regolarmente all’ospedale. «Non c’è incompatibilità tra professione e carica, quando occorrerà naturalmente prenderò dei permessi di lavoro», puntualizza. «Ho accettato la richiesta di Cisint - prosegue - solo ed esclusivamente per passione. Spesso noi medici veniamo additati quando si parla di malasanità. Io invece vorrei dimostrare che ci sono persone disposte a scendere dal palco per mettersi al servizio dei cittadini. In secondo luogo, ho aderito per l’amicizia con Anna: assieme a lei ho condiviso molte battaglie sulla sanità». «Infine - conclude - vorrei anche far vedere che la Lega, in cui milito da alcuni anni, non è solo rappresentata da quattro sfigati, bensì da gente che vuole star vicino coi fatti alle persone. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro per realizzare il nostro programma».

Tra le conferme in giunta ci sono anche il forzista Giuseppe Nicoli, vicesindaco con probabili deleghe a Infrastrutture e Viabilità e Sabina Cauci (Responsabilmente con i fatti), senz’altro orientata verso temi ambientali, viste le competenze. Mentre resta sempre molto accreditata anche la figura dell’avvocato, dipendente di Fincantieri, Paolo Venni. Un’altra novità annunciata da Cisint, che pare voglia trattenere a sè sicuramente le questioni della vivibilità cittadina e del degrado, dopo la discesa in campo di Callari («che stimo molto per le sue capacità»), è la volontà di «affidare delle deleghe anche ai consiglieri». Che per l’incombenza «non percepiranno alcuna indennità, ma potranno coadiuvare l’operato amministrativo degli assessori, intervenendo su particolari temi». Per esempio la fidata Giuliana Garimberti s’occuperà di temi sociali: anziani e casa di riposo.

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