Calunnie contro Illy, Di Caporiacco in cella

L’autonomista friulano arrestato a Colloredo. Deve scontare un anno e sei mesi di reclusione
Di Anna Rosso

UDINE. L’esponente del «Movimento Friuli» Alberto Di Caporiacco, 54 anni, è stato arrestato ieri in esecuzione di un ordine di carcerazione per una condanna definitiva a un anno e sei mesi per falso e calunnia nei confronti dell’ex presidente del Fvg, Riccardo Illy, e dell’ex presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini.

La vicenda - si è appreso a Udine - riguardava un certificato elettorale presentato a corredo del ricorso avviato dal Movimento Friuli davanti al Tar del Friuli Venezia Giulia per l’annullamento delle elezioni regionali del 2003, vinte dalla coalizione di centrosinistra. Di Caporiacco aveva presentato denuncia nel 2004 per una presunta sottrazione di certificati elettorali a loro dire depositati al Tar quali allegati al ricorso elettorale del luglio 2003. Il reato di falso riguardava la contraffazione di un’attestazione di conformità all’originale di una copia del certificato elettorale depositata al Tar. La condanna definitiva, a quattro anni e sei mesi era stata «scontata» di tre anni per avvenuto indulto.

Il provvedimento è stato eseguito dai Carabinieri del Nucleo operativo di Udine, presentatisi verso in mattinata nell’abitazione di Colloredo di Monte Albano dove vive il politico autonomista e responsabile del “Giornale del Friuli Albano. Attorno alle 10 i militari, dopo aver visto uscire e subito rientrare in casa Di Caporiacco, hanno suonato più volte il campanello, ma senza ottenere risposta. Il loro compito, come detto, era eseguire un ordine di condanna a un anno e sei mesi, periodo che il politico avrebbe potuto trascorrere ai domiciliari in base al decreto “svuotacarceri” che prevede tale possibilità in presenza di determinate condizioni e per periodi inferiori ai due anni. In sintesi, i carabinieri avrebbero dovuto solo verificare l’idoneità del domicilio e acquisire il consenso dei familiari. Ma, non riuscendo ad effettuare materialmente questi accertamenti, hanno segnalato la situazione all’autorità giudiziaria che ha disposto l’arresto. Arresto poi eseguito nel pomeriggio, grazie alla collaborazione dei familiari di Di Caporiacco. Adesso Di Capopriacco si trova in carcere. Nelle prossime ore, con tutta probabilità, i suoi legali - gli avvocati udinesi Campanotto e Franceschinis - chiederanno una misura meno afflittiva, i domiciliari appunto. In via Braide Bernart, ieri pomeriggio, è giunta anche una squadra di vigili del fuoco. Su disposizione della Procura della Repubblica di Udine, infatti, i carabinieri erano stati autorizzati ad entrare con la forza. Ciò non è stato necessario grazie alla “mediazione” della moglie.

Degli stessi reati di calunnia e falso era stato accusato in passato anche un altro politico autonomista, Marco De Agostini «assolto già anni fa per non aver commesso il fatto», come lui stesso racconta. (a.r.)

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