Cambia la piazza Ritorna il “biscotto” ma solo disegnato Percorso turistico

Investimento di 5,4 milioni, di cui 1,9 di contributo regionale Opera divisa in tre lotti, si punta alla valorizzazione storica
Bonaventura Monfalcone-17.02.2017 Piazza della Repubblica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-17.02.2017 Piazza della Repubblica-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Laura Borsani

L’investimento è di 5,4 milioni, con un contributo della Regione di 1,9 milioni. Il consistente impegno economico permetterà di trasformare il centro cittadino, valorizzandone gli aspetti storici, compresa la collocazione del Pilo. Piazza della Repubblica cambierà i suoi connotati, a partire dalla pavimentazione. È stata individuata la società alla quale saranno affidati i servizi di architettura e di ingegneria per la realizzazione degli interventi di ristrutturazione. Nell’ambito della procedura di selezione conclusasi in questi giorni ha prevalso, sia nei criteri qualitativi che nell’offerta economica, la rete di imprese Sab, con sede a Perugia, associata con l’architetto Morena, con Cooprogetti e Archeotest. Erano 8 le proposte complessive pervenute lo scorso fine febbraio. Nel giro di pochi mesi sarà avviato l’iter di gara per l’affidamento e l’avvio dei lavori. Il piano di riqualificazione del centro procede nel rispetto di un rigido cronoprogramma, spiega l’amministrazione comunale.

L’opera è divisa in 3 lotti. I primi due ridisegneranno piazza della Repubblica e in una sorta di “unicum” tracceranno un percorso storico-turistico, un cammino nel passato della città che s’innesta proprio in quest’area centrale. Verrà pertanto rimossa l’attuale pavimentazione della piazza, sostituita da materiali del territorio, «con colori e trame riconoscibili nell’esperienza storica del vissuto cittadino», spiega il sindaco Anna Maria Cisint. Verrà riproposto il segno originario dell’area sopraelevata, il cosiddetto “biscotto”, circondata negli anni Cinquanta dalla strada. Il percorso storico turistico sarà quindi caratterizzato dal segno delle mura medioevali, ricostruendo il tracciato originario, accompagnato da elementi scenografici. Sarà valorizzata anche salita Granatieri, con opere di sistemazione e abbellimento, dando inoltre valore aggiunto alla nuova illuminazione della fontana di piazza Unità attraverso interventi di miglioramento. Il percorso comprende la realizzazione dell’ingresso del museo della città murata, al pianoterra del municipio, la valorizzazione dei reperti esposti al Palaveneto, nonché l’attrezzamento di un Memorial del duomo e lo sviluppo dell’illuminazione diffusa, da terra e sulle facciate di alcuni edifici come l’ex pretura. Infine, l’inserimento del Pilo.

«Si tratta di uno degli interventi più rilevanti messo in campo per rimediare allo snaturamento urbano dovuto alle scelte del recente passato e ridare dignità e attrattività al cuore cittadino – afferma il sindaco Cisint –. Vogliamo ricostruire una identità e nello stesso tempo rigenerare e valorizzare urbanisticamente un ambito attorno al quale si concentrano funzioni emporiali e culturali essenziali». Quanto alla pavimentazione di piazza della Repubblica, osserva: «L’attuale materiale, come si è visto, non corrisponde ai requisiti di durabilità, resistenza meccanica, allo scivolamento, alle macchie e ai criteri di riconoscibilità architettonica e capacità emozionale. Il progetto dovrà risolvere questi aspetti, tenendo conto del filo conduttore rappresentato dal riconoscimento dell’identità storica e del vissuto della comunità. Per questo abbiamo previsto anche che venga privilegiato l’utilizzo di materiali del territorio». Il sindaco conclude: «Si provvederà inoltre alla risoluzione del vecchio problema del Pilo. Storicamente la piazza era caratterizzata dalla presenza di una colonna celebrativa eretta nel ’400 dai veneziani che successivamente, nel periodo della dominazione austriaca, era stato sostituito da un palo in ghisa con braccia e corpi illuminanti, prendendo il nome di Pilo. La progettazione dovrà considerare questo elemento e la sua collocazione».—

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