Cambiato il confine tra San Floriano e Brda

Ratificato l’accordo italo-sloveno sulla nuova demarcazione fissata sulla mezzeria del torrente Barbucina

SAN FLORIANO. É stato ratificato mercoledì a Roma l'accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Cubnica sottoscritto a Trieste il 4 dicembre 2014 e approvato dal Senato. Una zona tra le più critiche nell’Isontino, sotto l’aspettio della definizione del confine, riguardava appunto il Barbucina che ha causa delle piene ha rimosso numerosi cippi, ma soprattutto la forza della corrente dell’acqua che scende dal Collio ha finito per modificare il corso del torrente lungo la mezzeria del quale era fissato il confine.

«Mi meravigliano - afferma l’onorevole Serena Pellegrino di Sinsitra Italiana, vicepresidente della Commissione ambiente della Camera dei deputati - le osservazioni presentate in Aula con evidente intento di strumentalizzare la questione, e ancor di più il voto contrario agli articoli della ratifica da parte dell’onorevole Savino, astenutasi dal voto finale insieme all’onoreovle Rizzetto». «Il fatto oggetto della ratifica riguardava l’adeguamento geografico del confine nazionale, adattandolo alle modifiche intervenute nel tempo lungo il corso del torrente Barbacina, nel tratto condiviso tra il comune di San Floriano del Collio e il comune sloveno di Brda. La linea mediana del torrente, in base ai vigenti accordi internazionali, costituisce la linea di confine: ma nel tempo lavori di manutenzione sul corso d’acqua a causa delle piene hanno modificato la geografia dei luoghi. Per adeguare le mappe e le planimetrie si è deciso di realizzare uno scambio reciproco di territorio. Un’inezia, 1746 metri quadrati, che serviranno ad aggiornare la linea di demarcazione, quella che è di fatto invisibile tra vigneti e frutteti e che chiunque può attraversare senza accorgersene decine di volte nel corso di una semplice passeggiata.

«Tuttavia l’evento, poco più che burocratico e amministrativo, esprime - seocndo Pellegrino - lo spirito dei tempi, per una volta lo spirito buono dei tempi: lungo difficili decenni questo confine è stato oggetto di travagliate discussioni a partire dalla clausole del Trattato di pace, di contese sulle differenze tra mappe catastali e confine politico, di problemi che toccavano direttamente la quotidianità di comunità che vivevano sulla frontiera. Oggi, finalmente, non più. La Slovenia è entrata in Europa, la caduta dei confini si celebra quotidianamente nella piazza della Transalpina, architettonicamente riunificata dopo l’eliminazione dell’ultimo muro tra Est e Ovest».

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