Cambio d’appalto inatteso In bilico 25 lavoratori di Bdf

Allianz Technologies rescinde il contratto, in scadenza a fine gennaio 2022, con la società di servizi informatici. La Uiltucs: «Ora si trovi una soluzione»



Per 25 lavoratori triestini della Bdf spa il nuovo anno inizia nel peggiore dei modi. Un cambio di appalto, da parte di Allianz Technologies, dei servizi di supporto tecnologico e informatico mette a rischio il loro posto di lavoro, malgrado il termine naturale dell’affidamento con la società che ha sede a Milano fosse stato fissato per il 31 gennaio del 2022.

Stamane la Regione con un tavolo di confronto al quale parteciperanno anche i rappresentanti sindacali e quelli delle aziende interessate, cercherà di fare chiarezza sulle procedure, tentando di far emergere una soluzione per quei lavoratori.

«La Regione può svolgere solo un’azione di mediazione – specifica Maurizio Romano, responsabile delle Funzioni specialistiche in materia di lavoro, stranieri e conflitti della Regione – verificando che il passaggio di appalto avvenga con il minor rischio e le massime tutele per i lavoratori».

Il 29 dicembre scorso, era già stato organizzato un confronto, interrotto e rinviato ad oggi per il fatto che la società identificata come committente dell’appalto era stata Allianz Spa, mentre il rappresentante della compagnia assicurativa in quel contesto ha specificato come in realtà il committente del servizio sia Allianz Technologies, il fornitore globale di servizi di information technology per Allianz.

La rescissione del contratto, con la decisione di affidarlo alla società Accenture, coinvolge anche alcuni dipendenti della sede di Milano, ma se per questi è possibile ipotizzare il loro reimpiego in altri appalti della Bdf, per quelli triestini la cosa appare più complessa.

Inoltre, il 20% delle prestazioni incluse nell’appalto pur essendo stato oggetto di disdetta, continuerà ad essere erogato da Bdf per tutto il mese di gennaio in regime di proroga poiché dovrebbe rientrare in una prossima gara d’appalto. Solo al termine di questo periodo di proroga, l’azienda potrà avere maggior contezza sugli esuberi.

«La motivazione che ha spinto a un repentino cambio dell’appalto non è ancora chiara – valuta Matteo Zorn di Uiltucs che prenderà parte oggi all’incontro – e Allianz Technologies si è totalmente disinteressata della sorte di questi 25 lavoratori e dell’impatto che questa decisione avrà sulle loro famiglie». Zorn ritiene «grave e preoccupante che una realtà come Allianz, così radicata sul territorio, si dichiari soggetto non interessato di fronte a 25 lavoratori triestini in bilico. Ora ci aspettiamo un atteggiamento responsabile con una soluzione nel passaggio in Accenture o nella galassia Allianz». —



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