Camionista trovato morto quasi certo il malore fatale

Ventiquattr’ore dopo il rinvenimento del corpo privo di vita di una camionista polacco all’interno della cabina del suo Tir, gli inquirenti confermano le sensazioni della prima ora. Quella del malore fatale è la strada maestra per dare una spiegazione all’improvviso decesso di Jan Duczenia, cinquantatré anni, autotrasportatore nato in Polonia che era alla guida di un camion con targa tedesca.

Trasportava materiali edili e avrebbe dovuto effettuare le operazioni doganali di prammatica nell’area dell’autoporto della Sdag, nel quartiere di Sant’Andrea. Dalle telecamere della stazione confinaria è emerso che il camion era entrato nella struttura tre giorni fa. Il camionista aveva regolarmente parcheggiato il suo mezzo in uno dei piazzali, posti accanto alla stazione confinaria.

Ad oggi, la Polizia di Stato (che sta conducendo le indagini) non è in grado di collocare temporalmente la data della morte del cinquantatreenne polacco. Perché, viene confermato, potrebbe anche essere che il corpo privo di vita fosse all’interno del camion da un paio di giorni. «Al momento, rispetto a quanto dichiarato ieri, non ci sono novità», fa sapere l’ufficio di gabinetto della Polizia, confermando che quella del malore è l’ipotesi più probabile. Non ci sono certezze nemmeno relativamente a un’eventuale autopsia che non è stata ancora disposta e che non si sa nemmeno se sarà necessario effettuare.

Martedì mattina, immediatamente erano intervenute sul posto diverse pattuglie della Polizia di Stato, oltre ai vigili del fuoco e ai sanitari del 118. Ai pompieri era toccato il compito di forzare la portiera del mezzo pesante per avere accesso alla cabina. E, all’interno, c’era il corpo ormai privo di vita del camionista. Il personale medico e infermieristico non aveva potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso. —

Fra.Fa.

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI