Campagnuzza, campanile a rischio crollo

Da mercoledì gli unici rintocchi che si possono sentire a Campagnuzza, sono quelli che si odono arrivare in lontananza dalla chiesa di Sant’Andrea. Le campane di Santa Maria della Misericordia sono invece mute: non scandiscono più né le ore, né i riti religiosi. Il parroco don Paolo Zuttion e il diacono Mario Petri hanno deciso di fermarle perché il loro movimento potrebbero mettere a repentaglio la già precaria staticità del campanile. Potrebbero addirittura creare un pericolo per i fedeli. Nei giorni scorsi, dalla torre alta 24 metri si sono staccati alcuni frammenti di calcestruzzo, ma la pioggia di pezzi di cemento caduti del cornicione superiore della cella campanaria rappresenta solo la punta dell’iceberg. Il problema è più ampio. Tutta la struttura realizzata nel 1959 avrebbe bisogno di manutenzione: a evidenziarlo è la perizia redatta nel marzo dello scorso anno dall’architetto Massimo De Paoli. I lavori richiedono una spesa quantificata in 83.750 euro. Oltre, naturalmente, agli “evidenti fenomeni di distacco e caduta di parti del cornicione superiore della cella campanaria”, nel documento firmato dal professionista udinese si legge che “i fissaggi passanti della struttura metallica di sostegno delle campane” sulla soletta della cella “hanno provocato la rottura delle parti di calcestruzzo in corrispondenza dei fissaggi stessi con l’affioramento dei ferri di armatura”. Questo ovviamente ha causato l’indebolimento del piano. Tutto il peso delle campane e della struttura che le sorregge, poi, grava sulla stessa soletta (spessa 15 centimetri) mettendone “in crisi” la stabilità e la tenuta. Oltre a citare l’ossidazione e la ruggine in corrispondenza dei fissaggi, la perizia mette in risalto il fatto che “i profili metallici con cui è realizzata l’incastellatura (delle campane) risultano piuttosto sottodimensionati rispetto ai bronzi ed in particolare i traversi inferiori dei triangoli evidenziano fenomeni di svergolamento e disallineamento”. Senza soffermarsi sui dettagli minori, la situazione appare oltremodo drammatica. La curia è stata informata, ma i soldi per la manutenzione straordinaria non ci sono. Quindi, per evitare problemi, alle tre campane realizzate nel 1971 dalla ditta Luciano Brolli (si, la e sol) è stato dato uno stop a tempo indeterminato. Fino a quando non sarà stanziato un finanziamento ad hoc, per regolare gli orologi, i parrocchiani di Campagnuzza dovranno quindi tendere l’orecchio verso la chiesa Sant’Andrea.
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