Istituzioni e politica ricordano Candotto: «Un testimone instancabile»
Numerose le manifestazioni di cordoglio. Gad Lerner: «Gli ho voluto bene, non lo dimenticheremo»

Numerose le manifestazioni di cordoglio giunte nelle ore successive alla notizia della morte di Candotto.
«Con profonda commozione – ha detto il sindaco Mauro Benvenuto – piango la scomparsa di Mario Candotto, che ci lascia portando con sé la memoria viva e incancellabile della storia più dura e luminosa della nostra nazione. Ha conservato, per tutta la vita, uno sguardo aperto, gentile, persino allegro: una forza d’animo che ci ha insegnato cosa significhi davvero resistere. Mario non ha mai smesso di raccontare, di incontrare i giovani, di lottare contro l’oblio. A nome di tutta la comunità di Ronchi dei Legionari, esprimo vicinanza alla sua famiglia e il nostro profondo ringraziamento a Mario, che ha saputo trasformare il dolore in impegno e la memoria in speranza. Gli abbiamo voluto bene. Non lo dimenticheremo».
Il suo contributo alla memoria è stato ricordato dall'Anpi nazionale e dal giornalista e scrittore Gad Lerner sul suo profilo Facebook: «Non ha mai smesso di testimoniare, e riusciva a essere un uomo allegro». «Gli ho voluto bene, non lo dimenticheremo», ha aggiunto Lerner.
Il segretario del Pd Savio Cumin parla di «profondo dolore e costernazione per la perdita del nostro caro Mario Candotto, persona esemplare e integerrima, insostituibile testimone della nostra comunità nel comunicare i valori di libertà e democrazia».
«Con la sua scomparsa – afferma il consigliere regionale dem Diego Moretti – siamo tutti un po’ più soli. Tantissimi sarebbero gli episodi legati alle chiacchierate con Mario. Mi piace ricordarlo quando fu chiamato dal Consiglio regionale, in occasione della Giornata della memoria, a testimoniare la sua esperienza. In quell’intervento, svolto a braccio, ma intenso per l’emozione che portava con sé, lucido e logico in tutti i suoi passaggi, fu capace di trasmettere all’assise regionale i sentimenti di una persona e di una famiglia che ha sofferto enormemente per aver difeso con coerenza le proprie idee, ma che non esprimeva in alcun modo sentimenti di vendetta. Alle figlie e ai nipoti le più sentite e sincere condoglianze». Il suo impegno per la memoria è stato sottolineato ieri anche dalla segretaria regionale Pd Caterina Conti con i segretari provinciali di Udine e Gorizia, Luca Braidotti e Sara Vito.
«Avevi mani da metallurgico, pensiero e lingua da esperantista. Uno di quelli che – afferma il circolo libertario Caffè Esperanto – portavano la libertà in spalla, anche quando pesava. Militante, instancabile, sempre presente. Sempre con quella tua ironia da friulano oriundo bisiaco che ha visto passare fascisti, padroni, sbirri e repressione e sa ancora sorridere, magari con un pugno in tasca e un bicchiere in mano. Ci mancheranno le tue storie, Mario. Quelle dei vecchi compagni, della resistenza, della deportazione, della repressione feroce e ridicola, delle risate. Ma ci resterà la tua coerenza, che è la forma più onesta di coraggio». Un messaggio di cordoglio è stato inviato anche da Noi Moderati.
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