Il Punto più a Nord del Mediterraneo campo di regata per il canottaggio

L’inedita proposta il 10 ottobre nel weekend della Barcolana, con cui Monfalcone rilancia il suo patto

Tiziana Carpinelli
La conferenza stampa di presentazione delle iniziative legate alla Barcolana (Tibaldi)
La conferenza stampa di presentazione delle iniziative legate alla Barcolana (Tibaldi)

Il gemellaggio che da sette anni a questa parte si rinsalda tra Barcolana e città del cantiere stavolta propone un elemento in più: l’edizione zero di una regata remiera che si terrà venerdì 10 ottobre al Punto più a Nord del Mediterraneo e vedrà competere le più antiche società della regione, su input della Canottieri Timavo e in collaborazione col Circolo nautico Valentinis. La Pullino di Muggia ha già convintamente aderito, mentre gli altri inviti sono in via di riscontro, ha fatto sapere il presidente della ScT Paolo Coppo. La regata del remo abbraccerà un percorso di 500 metri, dalla testata del porticciolo fino a poco prima della banchina di A2A, dove dovrebbero rientrare i rimorchiatori. La premiazione si terrà sabato mattina, sempre al porticciolo.

La novità è emersa nel corso della conferenza stampa di presentazione in Municipio del nuovo stand di Monfalcone alla Barcolana, edizione numero 57, madrina l’eurodeputata Anna Cisint. Che ha parlata in virtù della delega consiliare all’Economia blu, su “benedizione” del vicepresidente della Società velica di Barcola e Grignano Dean Bassi. Manifestazione che calamita «oltre 400 mila persone in un fine settimana, quando la crocieristica ne porta a Trieste 410 mila ma in un anno». Un «regalo al territorio e speriamo sia sfruttato», così Bassi a proposito delle presenze, che in termini ricettivi si riverbera pure qui.

Per Cisint lo stand monfalconese offre la possibilità di veicolare «materiale sul territorio e agganciare i visitatori» verso le strutture espositive locali, come il MuCa oppure la Galleria Rifugio, o ancora i percorsi “en plein air”, vedi il Parco del Carso. L’investimento sulla Barcolana, per il Comune, vale 50 mila euro circa, ma – ha precisato il portavoce dell’ente Lucio Gregoretti – «sono frutto di contribuzione regionale ed europea, non un centesimo dalle casse municipali». Certo, i quattrini, sempre pubblici. Ma serviranno altresì a ospitare «eventi convegnistici di rilievo in città» e a portare massimi esperti del settore in visita su gommone alle boe green attivate dal Comune col progetto delle fanerogame e appunto della posa di svariati gavitelli ecologici. L’ente pensa di allargare nel 2026 quel campo, progetto sperimentale poi “stabilizzato” dall’Unione europea.

Nell’ambito delle iniziative collaterali programmate dal Progetto Artemis, dal 7 al 12 ottobre è infatti prevista l’organizzazione di appuntamenti cui parteciperanno i partner coinvolti: Plan Bleu di Marsiglia, Hellenic centre for Marine research di Atene, Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), Fondazione Medsea di Cagliari, l Menorca biosphere reserve agency di Minorca, Ecoacsa - Riserva della biodiversità di Madrid, Denkstatt da Sofia, Bax innovation consulting da Barcellona e The green tank civic non-profit company dalla Grecia.

«Portiamo la città a Trieste – ha commentato Cisint – e abbiamo tante cose da offrire. In simultanea si puntano i riflettori sulle società nautiche che prima erano un po’ trascurate e, col Trofeo Città di Monfalcone, premiamo chi partecipa alla Barcolana valorizzando i nostri equipaggi». Trentasette le imbarcazioni partite da qui nel 2022, 46 l’anno successivo e 33 l’ultima edizione. «Puntiamo stavolta a 57», ha incoraggiato Bassi, che ha parlato di «comune passione per il mare: un contesto che si respira in questa città».

E Cisint ha raccolto la sfida, dando mandato a Coppo e a Manuel Manuzzato del Valentinis (uniche realtà presenti, oltre allo Iat e all’assessore Fabio Banello) a fare «tam tam tra i sodalizi per partecipare alla regata: in mare bisogna essere massicciamente bisiachi». Quindi Coppo ha fornito dettagli in più sulla regata edizione zero al porticciolo: «Quattro di coppia, equipaggi misti, aperti a qualsiasi età». E pare che parteciperà pure il presidente ScT. «È un valore aggiunto?», ha chiesto Cisint. «Non si sa se è un valore – ha scherzato Coppo –, sono atleta modesto nonostante parentele eccelse». All’interno dello stand bisiaco spazio infine per il modellino del dragamine “Edera”, costruito qui nel 1956. L’autore Marino Ravalico presenterà un libro sul tema.—

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