Cantiere ex Oviesse Lavori al via a marzo con uffici e market

L’anticipazione del geometra Calligaris dopo 10 anni di stallo Parcheggi a spina di pesce e nuova fermata del bus
Bonaventura Monfalcone-16.08.2017 Progetto per ex Oviesse-Viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-16.08.2017 Progetto per ex Oviesse-Viale San Marco-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura



Nel post overdose da black friday che l’altro giorno ha riempito i numerosi stalli liberi del centro Belforte, periferico satellite commerciale di via Pocar preso d’assalto dalle patite dello shopping a caccia di sconti al 30%, una notizia arriva dal centro città: i lavori di riqualificazione dell’ex Oviesse decolleranno a marzo. Non lo dice il Comune, che sulle recenti chiusure di negozi non ha battuto un colpo, bensì il progettista incaricato dalla proprietà Fulvio Calligaris, presidente di Formedil, la scuola edile di Gorizia, già sindaco a San Canzian tra il 1995 e il 2001. Il geometra assoldato per ridisegnare la seconda vita del maxi-contenitore di viale San Marco parla di un avvio a primavera del maquillage necessario a riadattare gli spazi, chiusi da diversi anni: «Il cronoprogramma parla di marzo», precisa.

Ma questi nuovi locali cosa ospiteranno? «Uffici di elaborazione dati, un centro di consulenza bancaria e un supermercato», replica Calligaris. Ancora top secret i nomi delle aziende, parti contrattuali: si tratta di rapporti direttamente gestiti dalla proprietà. Titolari degli spazi di oltre 3 mila metri quadrati sono i fratelli Fadalti, immobiliaristi e costruttori del palazzone che fino al 2010 ospitava, al pianterreno, l’Oviesse e prima ancora la Standa, uno dei pochi grandi magazzini – assieme all’Upim in via Duca d’Aosta, presenti in città nell’era pre Vela (primo centro commerciale in città) ed Emisfero.

Il primo progetto presentato due anni fa da Calligaris parlava di un investimento di un milione di euro, con tempi di realizzo piuttosto contenuti – 7 mesi –, visto che si tratta per lo più di un ammodernamento tecnologico: non ci sono costruzioni da realizzare, al massimo una nuova perimetrazione interna. Il progetto di mini centro commerciale con più fori, però, parrebbe sfumato per la presenza di uffici direzionali e servizi, dunque pure i costi potrebbero subire una modifica anche sensibile.

Una vicenda, quella del recupero del maxi store un tempo declinato all’abbigliamento italiano low cost, che si trascina da anni, complice una vertenza giudiziaria ormai conclusa che aveva fatto finire l’immobile sotto custodia. Di qui l’input della proprietà, che comunque deteneva la gran parte delle particelle catastali (per 2.300 mq) e poi negli anni ne ha acquisite di ulteriori (700 mq). La prima bozza del progetto, due anni fa, aveva previsto altresì un’entrata su via Carducci. Il Comune, per parte sua, ha invece già annunciato la revisione dei parcheggi, con un inserimento a spina di pesce che moltiplicherebbe gli stalli, e più funzionali fermate per gli autobus. –



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