Cantieri navali a caccia di manodopera
POLA. Per i cantieri navali il lavoro non manca. Le commesse anzi si accumulano, ma a mancare è la manodopera, quella cosiddetta “pesante”: ad esempio saldatori, smerigliatori, carpentieri di bordo, tubisti e meccanici. Il piccolo cantiere della Tehnomont ne ha bisogno di una trentina, mentre il suo comproprietario e membro della direzione Kristijan Ivanci„ afferma che non se ne trovano più né in Istria né nel resto della Croazia. «Mi attendo dal nuovo governo - spiega - che vengano introdotte quote per l'ingresso di operai per le professioni nelle quali c’è carenza di personale».
Per il cantiere i tempi stringono, vista la commessa ricevuta per la costruzione di altre due motonavi per il fabbisogno degli allevamenti ittici in Norvegia. Lo scorso anno è stata consegnata la prima, che ha fatto da apripista alla cooperazione con l'azienda polese. Le nuove unità però avranno un equipaggiamento più complesso e pertanto saranno più costose, anche se il prezzo non viene indicato.
«Lo scafo sarà in acciaio - spiega Ivanci„ - e la cabina di comando in alluminio. Le due motonavi saranno lunghe 24 metri e larghe 11,2, avranno una sagoma dunque alquanto goffa, ma questo per venire incontro alle specifiche esigenze di impiego. Potranno viaggiare a una velocità massima di 10-11 nodi e verranno dotate di due grandi gru idrauliche. Saranno impiegate per lo spostamento delle gabbie e delle vasche, per il trasporto del mangime e del pesce destinato al mercato».
Come stabilito dal contratto, la prima motonave verrà consegnata a fine maggio e la seconda un mese più tardi. Sembra però che la collaborazione proseguirà in quanto entro il 2050 il paese scandinavo intende incrementare la produzione del pesce di allevamento dagli attuali 2 a 5 milioni di tonnellate all'anno, per cui avrà bisogno di nuove navi.
Tornando alla carenza di manodopera, il maggiore cantiere croato, lo Scoglio Olivi di Pola, ha bisogno di mille nuovi lavoratori, viste le numerose commesse. L'ultima è arrivata dalla compagnia lussemburghese “CLdN Ro Ro S.A.” per la costruzione di due unità ro-ro per il trasporto di carichi su ruote come automobili, autocarri o vagoni ferroviari. Dovranno venir consegnate entro la fine del 2018. (p.r.)
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