Caprioli salvati dai vigili del fuoco a San Pier
La coppia finita in un canale di irrigazione tra Fogliano e San Pier. La femmina rincorsa per 2 chilometri

SAN PIER D’ISONZO. Sono finiti in un canale di irrigazione secondario, spinti dal flusso d’acqua che li invitava ad abbeverarsi. I due caprioli, un maschio e una femmina, nello sporgersi verso l’invaso, sono presumibilmente scivolati dentro, come spesso accade per le bestiole che si avvicinano ai corsi d’acqua richiamati dalla sete.
Due ciclisti, in sella alla loro mountain bike, li hanno notati, le bestiole erano in evidente difficoltà nel cercare di raggiungere il piano di campagna. Un’ardua, se non impossibile, impresa la risalita, per i due caprioli, alle prese con circa due metri di cemento senza alcun appiglio dove poter far presa per liberarsi sfruttando la loro tipica agilità.

È partita la richiesta di intervento dei vigili del fuoco che hanno portato in salvo le due bestiole riconsegnandole alla natura. Tutto è accaduto ieri mattina, attorno alle 10.30, lungo il tratto di canaletta tra Fogliano Redipuglia e San Pier d’Isonzo. I vigili del fuoco, attrezzati di rete e di un paletto allungabile dotato di un sistema di corde al fine di accalappiare gli animali selvatici, hanno raggiunto la zona percorrendo una strada sterrata, mettendosi all’opera.
Non è stato facile, dovendosi misurare con le reazioni delle due bestiole, peraltro piuttosto stremate a furia di trovare la via d’uscita. C’è voluta tanta pazienza e dolcezza nel calibrare un approccio che incutesse rassicurazione e fors’anche l’istinto ad abbandonarsi alla fiducia dei cinque uomini impegnati a recuperare i due caprioli in sicurezza. Per portare a termine il salvataggio è trascorsa oltre un’ora. Come i vigili del fuoco si sono avvicinati al canale, le reazioni non si sono fatte attendere. Le due bestiole, dentro quel canale di 60 centimetri d’acqua, si sono date alla fuga, in direzioni opposte. Il maschio s’è lanciato controcorrente, mentre la femmina ha seguito il flusso della corrente. Il capriolo è stato il primo ad essere portato in salvo. I pompieri sono infatti riusciti a fermarlo dopo circa duecento metri di distanza. Con la femmina è stato invece più complesso. La bestiola infatti aveva già percorso due chilometri, rincorsa dagli uomini messi a dura prova in fatto di velocità, a cercare di guadagnare terreno in mezzo all’erba. Sembrava quasi una “sfida” tentando in qualche modo di urtare il meno possibile la sensibilità dell’animale, considerato che ogni minimo “sussulto” poteva significare un ulteriore allungamento delle distanze. Insomma, pazienza e tatto.
Finché i vigili del fuoco ci sono riusciti. Una volta avvicinatisi alla bestiola, hanno utilizzato il bastone allungabile, il cappio s’è aperto e quando s’è chiuso era fatta. Con delicatezza è stata così riportata da dov’era venuta prima di essere stata “tradita” come il suo compagno, dalla sete. I due caprioli sono stati trasferiti in un boschetto a poca distanza e lasciati alla loro libertà.
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