A Capriva rivive il centro commerciale con una nuova inaugurazione
Oggi il taglio del nastro della Saponeria accanto al discount lungo la regionale 56. Il sindaco Sergon: «Bella notizia. Dieci anni fa quest’area era data per spacciata»

Il sindaco di Capriva del Friuli Daniele Sergon lo definisce, con un pizzico di orgoglio, «il nostro piccolo centro commerciale». Ci riferiamo al complesso emporiale che sorge lungo la strada regionale 56 Udine-Gorizia.
Ci sono novità. Rilevanti. Perché, proprio questa mattina, aprirà una nuova ed estesa attività commerciale. Si chiama “La saponeria” e offre, sui propri scaffali, prodotti di bellezza, make-up e cura della persona, uniti a diverse proposte e soluzioni specifiche per ogni angolo della tua casa. Non è una notizia soltanto di carattere commerciale perché, con quest’ultima apertura, vanno a riempirsi tutti gli spazi di vendita del complesso commerciale che - soltanto pochi anni fa - aveva vissuto momenti sicuramente non facili fra aperture e repentine chiusure. Tanto che il pessimismo iniziava ad albergare quanto all’efficacia di quel progetto.
«Si tratta indiscutibilmente - sottolinea il primo cittadino caprivese - di una notizia molto positiva per il nostro paese. Mentre in altre località, anche vicine, non si registrano novità sotto il profilo distributivo, a Capriva del Friuli c’è da essere soddisfatti. Ricordo che, proprio nei giorni passati, è stato inaugurato l’agriturismo Roncùs che si trova in prossimità del centro del paese. Si è trattato di un’ulteriore attività che è andata ad arricchire l’offerta dell’azienda agricola che già aveva avviato l’attività di ricezione con quattro appartamenti, Casa Griunit, aperta nel 2003».
Tornando a “La saponeria”, il primo cittadino rammenta che la nuova attività va a insediarsi in un’area commerciale su cui pochi, nel passato, erano pronti a scommettere. «Un pizzico di soddisfazione c’è, inutile negarlo - sorride Sergon -. Quel compendio è stato preso in carico nel 2014 da questa amministrazione comunale e, come si ricorderà, era una zona commerciale completamente abbandonata perché le attività che si erano insediate in origine, avevano lasciato. Peraltro, qualcuno, dieci anni fa, aveva affermato che il nostro centro commerciale mai si sarebbe risollevato e sarebbe rimasto tristemente deserto. Ma le cose sono andate diversamente. Oggi, con il taglio del nastro, anche l’ultimo e ampio spazio disponibile viene riempito».
Sergon sottolinea anche il lavoro svolto dagli uffici comunali che hanno accelerato al massimo tutte le pratiche. «La proprietà dell’area della commerciale sta per passare di mano da una società veronese a una pordenonese. I referenti della Saponeria ci hanno ringraziato per aver velocizzato un iter che, in altri luoghi d’Italia, è lunghissimo». —
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