Carabinieri, arrivato a Gorizia ex comandante del Noe

Coniugato, due figlie, nato a Pompei nel 1969, il maggiore Pasquale Starace è il nuovo comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Gorizia.
Subentra a Marco Sutto che è stato destinato a Vicenza, al centro istruzione Coespu (Centro di eccellenza per le Unità di polizia di stabilità) che è basato sul modello sperimentato dai carabinieri nel corso di missioni di pace effettuate all'estero, ed è indirizzato soprattutto a formare prevalentemente, ma non esclusivamente, personale di Paesi appartenenti al continente africano o con necessità di accrescere la propria capacità di sostegno internazionale al supporto di operazioni a sostegno della pace.
Starace vanta una foltissima esperienza nel campo della tutela dell’ambiente, maturata su scala nazionale: porta, infatti, con sé un bagaglio di primo livello. Una sorta di sentinella dell’ambiente che ha lavorato anche all’operazione “Sacher compost”.
Dal 1999 al 2003 ha comandato il Noe di Milano (con competenze sull’intero Nord Italia), successivamente ha coordinato il reparto operativo per la tutela dell’ambiente dei Carabinieri di Roma, conducendo indagini in ogni parte della penisola.
Quindi il trasferimento a Udine dove ha guidato il Nucleo operativo ecologico dell’Arma di Udine. Prima di arrivare a Gorizia, il maggiore è stato comandante della compagnia dei carabinieri di Cividale.
Tra le onorificenze conferitegli spiccano una medaglia d’argento al merito dell’ambiente e una di bronzo al merito della Protezione civile, per la gestione dell’emergenza-rifiuti in Campania.
«Vengo in una provincia tranquilla - le prime parole di Starace che ieri si è presentato alla stampa -. Ciò non significa che non ci sia lavoro da fare: in ogni città, in ogni zona ci sono sempre indagini da portare a termine. In queste prime giornate ho fatto una full immersion per capire quali sono le problematiche cittadine e dell’intera provincia».
Starace è in regione dal 2009 e ha imparato ad apprezzare la nostra regione e la sua gente. «In venti anni ho ricoperto sempre incarichi operativi e questo è fonte di grande soddisfazione personale. Mi è sempre piaciuto stare sulla strada, indagare alla ricerca della verità, avere un rapporto diretto con la gente».
Oggi il Nucleo investigativo è composto da quindici persone «ma ci sarà un potenziamento nel futuro», le parole del neocomandante Starace che dimostra di avere già le idee molto chiare.
(fra.fa.)
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