Carlo d’Asburgo-Lorena in visita per riallacciare i rapporti con Trieste

Appuntamento ufficiale sabato in piazza Unità per l’arrivo dell’arciduca d’Austria e erede al trono Carlo d’Asburgo-Lorena, figlio del recentemente scomparso Otto e nipote dell’ultimo imperatore d’Austria-Ungheria Carlo I. Annuncio che, messo così, potrebbe portarci indietro con la memoria di cent’anni, a quella Trieste asburgica che oggi si mostra ancora nelle opere architettoniche e urbanistiche del centro. Ma non soltanto, come sottolinea il presidente dell’Unione degli Istriani Massimiliano Lacota, che per l’occasione accompagnerà il giovane esponente della casa reale: «Quella asburgica è una delle tante importanti culture che hanno forgiato Trieste, il suo essere, le abitudini di vita dei suoi cittadini e non va dimenticata». L’arciduca viene in visita proprio per riallacciare un circuito di coesione e di condivisione culturale e sociale con Trieste e il suo territorio. «Si parla di rapporti tra gli Asburgo e la cittadinanza in senso culturale e non rivendicativo - evidenzia Lacota -. Non è un evento nostalgico bensì la visita di cortesia di un privato cittadino che conserva nel nome un importante richiamo alla storia triestina e che, europeista convinto, può contribuire a un arricchimento propositivo nell’auspicata direzione della concordia». Dopo l’incontro con le autorità - Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio - previsto per il pomeriggio di venerdì, sabato alle 10 l’arciduca porterà il suo saluto in piazza Unità accompagnato dal concerto del complesso militare viennese della Kuk Wiener Regimentskapelle: la cittadinanza è invitata a partecipare. Alle 10.30, in veste di Gran Maestro dell’antico ordine cavalleresco dei Quattro Imperatori, Carlo terrà la cerimonia (riservata) di investitura di 25 nuovi cavalieri nella chiesa della Beata Vergine del Rosario. Carlo, classe 1961, è a capo della casa d’Asburgo dal 2007. Parlamentare europeo per un breve periodo, ha assunto nel 2002 la direzione dell’Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli non Rappresentati.
Vanessa Maggi
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