“Rioni sicuri” cresce: la Polizia locale nei giardini pubblici e nelle zone pedonali di Trieste

Il presidio interesserà un’area urbana sempre più ampia. L’assessore De Gavardo: «Così rafforziamo il rapporto con i cittadini»

Lorenzo Degrassi
La conferenza stampa sul progetto “Rioni sicuri” della Polizia locale (Bruni)
La conferenza stampa sul progetto “Rioni sicuri” della Polizia locale (Bruni)

Il progetto “Rioni sicuri” non si fermerà all’autunno: dopo mesi di ascolto nei quartieri, la Polizia locale tornerà tra i cittadini anche in primavera. Una decisione maturata alla luce di un dato evidente, emerso nel bilancio presentato dall’assessore alla sicurezza Caterina De Gavardo: quando l’ufficio mobile arriva nelle piazze i triestini si avvicinano, raccontano, chiedono, segnalano. E quel contatto diretto, quasi di vicinato, diventa uno strumento sempre più centrale nelle politiche di sicurezza della città. «Alcune postazioni hanno registrato un grande successo – ha sottolineato l’assessore – in particolare i mercoledì a Borgo San Sergio o davanti alla chiesa di Roiano». Tra maggio e giugno svolte 26 giornate di attività (un totale di 87 ore) e la fase autunnale ha contato 18 giornate e 54 ore.

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I cittadini parlano con gli agenti in piazzale Rosmini (foto Silvano)

Gli operatori sono stati presenti in vari rioni: da Roiano e San Luigi a Valmaura, Altura, Cattinara e Opicina, fino alle aree centrali, come Cavana, Barriera e largo Bonifacio. Proprio le differenze emerse tra centro e periferia saranno alla base della riprogettazione del servizio in vista della primavera. «In centro – ha osservato de Gavardo – la maggior parte delle persone si ferma per chiedere informazioni, mentre nei rioni più periferici i cittadini sono più consapevoli del territorio e avanzano molte più segnalazioni. Per questo stiamo valutando l’ipotesi di collocare il presidio nei giardini o in aree pedonali, luoghi in cui circolano persone che hanno il polso reale del quartiere».

Tra le ipotesi anche nuove tappe a San Giacomo, Borgo San Sergio, Ponziana, l’area della Fiera e il Giardino Pubblico. Importante anche l’esperienza di Melara, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Ater. Una presenza che ha favorito il contatto con molti residenti e la raccolta di segnalazioni di competenza sia della Polizia locale sia di altri servizi comunali.

Il ventaglio delle richieste ricevute è stato ampio: dalla maggiore illuminazione alla manutenzione del verde, dai conferimenti irregolari di rifiuti edili a episodi di auto contromano in alcune vie, fino alle lamentele per schiamazzi. Ogni segnalazione, ha assicurato l’assessore, è stata vagliata e indirizzata al settore competente, cercando di fornire risposte chiare ed esaustive.

Per il vicecommissario Marco Goliani questo contatto diretto «svolge una funzione di guida e orientamento nei confronti dell’amministrazione». Per il presidente della VI Commissione, Salvatore Porro, «la gente chiede sicurezza ed è per questo che tali servizi devono rafforzarsi». Il Commissario Donatella Colarossi, responsabile della Polizia di Prossimità, ha ricordato come gli anziani possano trarre beneficio da una presenza costante: un ulteriore elemento che sarà tenuto in considerazione nell’impostazione della prossima fase, prevista per la primavera. —

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