Carnival, ora il “trapianto” della prua con l’albero

Montate sulla Sunshine due delle nuove sezioni destinate a trasformare l'unità da crociera della Carnival all'Arsenale Triestino San Marco. I lavori procedono incessantemente con turni che coprono giorno e notte: tra oggi e domani il montaggio del gigantesco “blocco” di prua con l'albero della nave. E' il tempo, sia quello segnato dallo scorrere dei giorni e delle ore che quello atmosferico, l'avversario di Fincantieri nell'enorme sfida che ha accettato con la commessa della Carnival Destiny, “alloggiata” ormai in secco all'interno del bacino nell'Arsenale Triestino San Marco.
Il meteo, dopo le sferzate della bora nel giorno in cui unità da crociera doveva entrare in porto, sembra avere aiutato il cantiere. Del resto il responsabile Fincantieri, Gianni Salvagno, direttore dei lavori che interessano la nave, lo aveva detto chiaramente: «Neve e pioggia non ci spaventano, quello che temiamo è il vento». E il vento finora ha graziato le centinaia di operai e di addetti ai lavori (compresi gli equipaggi si tratta, complessivamente, di un esercito di circa 3500 persone) contemporaneamente impegnati ogni ogni giorno nella trasformazione della Destiny che, alla fine dell'intervento, si chiamerà Sunshine.
E' già questo il nome con il quale la nave viene descritta nel sito web in versione italiana della Carnival, compagnia armatrice proprietaria, tra l'altro, anche di Costa Crociere. La Sunshine sarà infatti frutto del restyling completo della Destiny, con un “refit” che comprende l’introduzione di un nuovo programma dedicato all’intrattenimento a bordo, un layout completamente rinnovato, l’aggiunta di una porzione di ponte, l’allargamento di due ponti situati nella sezione anteriore della nave e la costruzione di 182 nuove cabine.
E proprio queste strutture, giunte a Trieste via mare nelle scorse settimane dopo la loro costruzione al cantiere di Monfalcone, sono state sollevate dalle chiatte e montate sulla nave una volta completata la prima parte delle demolizioni di bordo. Un'enorme sezione con l'albero della nave, che dovrebbe essere montata tra oggi e domani, e due sezioni più piccole costituiscono i tre passaggi fondamentali dei primi venti giorni, i più importanti, della serie di interventi che dovrebbero concludersi entro il 7 aprile per consentire alla Sunshine di prendere il largo da Venezia il 10 dello stesso mese per la sua prima crociera dopo la trasformazione. A quel punto il colosso dei mari da 103mila tonnellate, una lunghezza di 272 metri, larga 35 metri e con una velocità di crociera di 21 nodi potrà ospitare 3.006 persone (in cabina doppia) con una capacità massima di 3400, curate da un equipaggio di 1.040 tra ufficiali, marinai e addetti alle attività di bordo.
Il cronoprogramma degli interventi previsto da Fincantieri all'Arsenale Triestino è stato finora rispettato, nonostante le ore di ritardo dovute al posticipo dell'ingresso in bacino a causa della bora. I turni di lavoro sono stabiliti a copertura delle intere 24 ore dall'inizio alla fine dei lavori. «Per quanto riguarda la logistica sta filando tutto liscio, con tutte le Autorità coinvolte sta funzionando l'organizzazione di base – spiega Gianni Salvagno dal bordo del bacino – anche se si tratta di coordinare circa 3500 persone». Tanti sono, infatti i lavoratori impiegati nella commessa che costerà a Carnival ben 155 milioni di euro. In questo numero sono compresi anche i due equipaggi, quello della stessa Carnival e quello della nave di appoggio, l'unità da crociera greca Louis Olimpya, ormeggiata nell'area del cantiere e trasformata di fatto in nave-albergo per una parte delle maestranze impegnate nei lavori.
«Finora il tempo è stato ok per lavorare: non c'è stato un vento da pregiudicare gli interventi e le gru hanno sempre operato. Se continua così, va bene», chiude Salvagno prima di salire a bordo.
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