Caroselli e colpi a salve al raduno della Cavalleria

Alla presenza del generale di Corpo d'armata, Giovan Battista Borrini e del presidente nazionale dell'Associazione “Arma di cavalleria”, Alipio Mugnaioni, si è concluso con una cerimonia in piazza...

Alla presenza del generale di Corpo d'armata, Giovan Battista Borrini e del presidente nazionale dell'Associazione “Arma di cavalleria”, Alipio Mugnaioni, si è concluso con una cerimonia in piazza Unità d'Italia, il 44.o raduno nazionale dell'associazione. È stata una tre giorni fitta di appuntamenti tra cui uno spettacolare carosello all'ippodromo di Montebello. All'evento, promosso nell'ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, sono intervenuti anche il prefetto Francesca Adelaide Garufi, la presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, l'assessore del Comune Antonella Grim, il deputato Ettore Rosato e l’assessore regionale Francesco Peroni. Presente anche la signora Anita Garibaldi, pronipote dell'eroe dei due mondi. «Questo evento - ha evidenziato Peroni - si colloca tra le iniziative che hanno visto la Regione Friuli Venezia Giulia protagonista nella memoria del primo conflitto mondiale, ad iniziare dal concerto del luglio dello scorso anno diretto dal maestro Muti al Sacrario di Redipuglia. Anche in questo raduno - ha proseguito - la Regione dà un tributo di memoria ai tanti Caduti e rende attuale questo ricordo a beneficio delle nuove generazioni, che hanno avuto la fortuna di non conoscere la guerra e quindi possono trarre dal ricordo di quel sacrificio consapevolezza del valore della pace, come affermato nella nostra Carta costituzionale repubblicana».

La cerimonia, accompagnata dalle note della fanfara della Brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli, si è aperta con lo sfilamento in piazza Unità di un plotone del Reggimento Piemonte di cavalleria, un plotone del Reggimento Lancieri di Novara, un plotone del 32.o Reggimento carri. Hanno quindi fatto ingresso il medagliere dell'associazione nazionale Arma di Cavalleria, il medagliere dell'associazione nazionale Carristi d'Italia, il Gonfalone della Città di Trieste. Lo schieramento è stato completato dal un nucleo di carabinieri in alta uniforme. Sono seguiti il solenne alzabandiera, scandito dall'Inno di Mameli, gli onori al sottocapo di Stato maggiore dell'esercito, generale Borrini, e i discorsi ufficiali. Il presidente Mugnaioni ha letto un messaggio di saluto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il quale ha espresso all'Associazione nazionale Arma di cavalleria (Anac), fondata nell'anno 1921 a Milano, e riconosciuta dal Ministero della Difesa, «il convinto apprezzamento per la meritoria opera di coesione sociale», «Con la voce di tutti i cavalieri d'Italia saluto Trieste - ha detto Mugnaioni - Questo raduno vuol essere una testimonianza dei valori imperituri della cavalleria e un omaggio alla città e alla regione che ci ospitano». Concetti ripresi anche dal generale Borrini. La cerimonia si è chiusa con una sfilata di carrozze d'epoca sul lungomare e un colpo di cannone a salve.

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