Casa del comandante nuova e vuota

Il padiglione dell’ex Ospedale militare è pronto, ha i mobili ma attende un utilizzo
Di Elena Placitelli
Silvano Trieste 29/04/2017 Ex Ospedale Militare, La casa del Capitano
Silvano Trieste 29/04/2017 Ex Ospedale Militare, La casa del Capitano

A un anno e mezzo dall’apertura dell’ex Ospedale militare, giace ancora per buona parte inutilizzato il padiglione affacciato su via Fabio Severo. Si tratta della Casa del comandante che un tempo ospitava gli uffici amministrativi del nosocomio. Il padiglione è stato ristrutturato a pennello, come il resto della struttura, adibita a Casa dello studente dalla fine del 2015 grazie a un imponente lavoro di riqualificazione, durato 16 anni e costato all’Università di Trieste altrettanti milioni di euro, raccolti con fondi propri, del ministero e della Fondazione Cassa di Risparmio.

I suoi interni luccicano, tutto il mobilio è pronto, ma manca ancora una destinazione definitiva al suo utilizzo. Con il risultato che l’edificio resta chiuso buona parte dei giorni, in attesa che la società SoGes, cui l’ateneo ha affidato la gestione di tutto l’ex Ospedale, lo renda operativo al cento per cento. Allo stato attuale, il terzo piano è l’unico che viene utilizzato, in concomitanza degli eventi ospitati nella sala congressi. Il secondo piano si sviluppa in più sale allestite con nove tavoloni, per un totale di 64 posti a sedere. Sui tavoli sono appoggiate le foto della mostra “Trieste abbandonata”, a dimostrazione di come nessuno li usi per leggere o studiare. L’unico spazio frequentato del piano è una sala periferica, assegnata all’associazione Le vie delle foto. Scendendo al primo piano si trovano altre sette sale dotate di sedie, il colore predominante è il bianco su cui spiccano divani rossi. Al piano terra è stata allestita la futura reception dell’Ospedale, qui non ancora attiva; alcuni cavi non collegati mostrano l’allestimento non ultimato di un banco bar.

In sostanza, i tre piani sono praticamente pronti, quello che mancano sono le persone che lo frequentino. E sì che le proposte per un possibile utilizzo non sono mancate. Risale all’estate scorsa la richiesta di insediare lì il proprio sportello di accoglienza da parte del Welcome Office Fvg, l’ufficio che dal 2010 accoglie in regione studenti e ricercatori, e che opera in partenariato con gli enti di ricerca. Spiegano dallo sportello: «Fino ad agosto 2016 avevamo sede nella zona Urban, ora siamo in trattativa col Comune perché ci individui un altro spazio. Nel frattempo abbiamo chiesto ai gestori dell’ex Ospedale se potevamo insediarci lì, ma non ci è mai arrivata una risposta ufficiale».

Sperava di trovare sede nella Casa del comandante anche Impact Hub, la community di liberi professionisti in co-working che ad aprile 2016 ha dovuto lasciare la sede in Cavana perché non riusciva a a sostenerla economicamente, e che da allora è ancora in cerca di una destinazione. Spiega Stefania Quaini: «Ci aveva contattato la stessa SoGes per insediare lì un nuovo progetto di co-working da costruire insieme ma che poi purtroppo non ha avuto seguito». I motivi li spiega il rettore Maurizio Fermeglia: «Il vincolo contrattuale ci vieta di affidare quello spazio a imprese a scopo di lucro, ma di destinarlo solo ad attività che coinvolgano i nostri studenti». Dalla SoGes il direttore Andrea Galardi interviene in primis sulla richiesta del Welcome Office puntualizzando di aver dato loro piena disponibilità. Forse anche solo nel passaggio di comunicazioni, ma qualcosa non ha funzionato. Poi l’annuncio: «Sono pronto a trasformare, entro fine maggio, la Casa del Comandante in uno spazio di co-working per gli universitari». La soluzione più adatta anche per il rettore Maurizio Fermeglia.

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