Casa di Giò, consegnate le borse di studio
Iniziativa per ricordare Giuseppe Schilirò, il bimbo rimasto vittima di un incidente all’uscita da scuola

Bumbaca Gorizia 31_10_2017 Borsa di studio Giò © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Ancora una volta, da lassù, un piccolo angelo ha fatto un bel regalo e portato un aiuto concreto a tanti studenti goriziani e alle loro famiglie.
Quell’angelo è Giuseppe Schillirò, che però tutti amano ricordare soprattutto e semplicemente come “Giò”, il bimbo rimasto vittima di un tremendo incidente all’uscita da scuola il 10 ottobre 2000. E il suo regalo sono le borse di studio distribuite nei giorni scorsi tra gli studenti più meritevoli delle scuole medie e superiori di Gorizia, grazie all’iniziativa promossa anche quest’anno dall’associazione di volontariato “Casa di Giò”. Un’iniziativa che, come ricorda spesso Biagia Meli, presidente dell’associazione e madre del piccolo Giò, nasce con lo scopo principale di creare un incentivo a inizio anno e rafforzare in tanti giovani la voglia di studiare. Ma non solo. Perché di questi tempi, in cui la crisi tormenta ancora tante famiglie e il costo dello studio non accenna a scendere, anche un piccolo auto economico può rappresentare un aiuto importante e validissimo per tante mamme e papà di ragazzi e ragazze in età scolare.
Quest’anno la commissione preposta all’assegnazione delle borse di studio ha scelto di premiare per le scuole medie tre studenti della scuola “Ascoli”: Rebecca Bonaldo (3C), Matteo Koren (3D) e Chiara Stivaletta (3B). Per le scuole superiori invece sono stati premiati Alexandrina Condraciuc (5Amo), Gaia Romanzin (5Bs) e Hidajete Thaqi (3Ae) del “Cossar-Da Vinci”, Massimiliano Antonelli (5Bla), Alessia Bressan (5Btb) e Sara Vitale (2All) del “D’Annunzio-Fabiani), Mehic Kenan (5Amm) e Radu Luchian (2Aee) dell’Isiss “Galilei-Fermi-Pacassi”, Alessandro Dose (4A) e Federica Marielli (2A) del liceo classico “Dante Alighieri”, Alessandro Nicolai (5C), Bilal Vathi (4A) e Andreea Catalina Visescu (5A) del liceo scientifico “Duca degli Abruzzi”. Per l’Enfap, invece, premiati Stefano Bon (2A), Luis Drabo (3A) e Grygorii Turuk (3A). Al polo liceale goriziano sono stati anche premiati con un cd di filosofia Marianna Bon, Erica Degano, Emanuele Gabrielli, Serena Mrach, Beatrice Sabot, Morgan Baliviera, Leonardo Edalucci, Marco Rivolt, Luca Mazzoni, Lisa Cernic, Beatrice Bulfoni e Giacomo Toso (licei Slataper), Petra Bauzon, Nicola Humar, Francesco Lecce, Clara Sersale e Riccardo Treu (liceo scientifico), Loris Donda e Alessandro Dose (liceo classico).
Giò era un bambino che amava la vita, viveva per gli altri e aveva doti non comuni di maturità e consapevolezza. I suoi familiari hanno coltivato negli anni il progetto di mantenerne viva la memoria con gesti concreti, con l’impegno in prima persona nel volontariato, nella convinzione che Giò sia presente in tanti bambini e ragazzi, specialmente in quelli che non possono vivere con piena gioia e spensieratezza la vita e che con difficoltà riescono ad affermare il diritto a crescere e a formarsi. Nel 2009 è così nata l’associazione di promozione sociale e di volontariato “Casa di Giò”.
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