Casa e beauty i traini di Coin nel primo semestre excelsior

il semestre
«Assolutamente soddisfatti, meglio delle aspettative». Il primo semestre del Coin triestino edizione “excelsior”, inaugurato lo scorso maggio, convince senza se/ma Giorgio Rossi, presidente del gruppo, imprenditore trevigiano che conosce bene le piazze commerciali del Nordest.
Sta guidando verso Milano e riflette sui numeri di maggio-ottobre, ottenuti tra l’altro in una fase congiunturale non certo brillante: «Le vendite sono cresciute a due cifre, oltre il 10%. Percentuale superiore al trend di aumento registrato a livello nazionale da Coin e comunque decisamente controtendenza». L’afflusso di visitatori è salito del 25%, il cosiddetto “traffico”, «da Trieste ci segnalano che la nostra sede è ormai diventato un luogo di appuntamento».
Un contributo importante è venuto dai clienti austriaci e sloveni, i compratori stranieri più affezionati. Ma il tax free, ovvero il recupero dell’Iva per i cittadini no-Ue, è addirittura triplicato, alimentato dagli acquisti effettuati da serbi, russi, ucraini, cinesi.
A Rossi piace il fatto che la clientela triestina abbia comunque confermato la “fedeltà” all’esercizio commerciale aperto in corso Italia fin dal 1952, quando c’era ancora il Gma: la dimostrazione statistica è che gli acquisti con CoinCard sono cresciuti del 5%.
I reparti, distintisi in questo primo scorcio formato “excelsior”, sono la casa e il “beauty” (profumeria, cosmesi). Positivo - rileva ancora Rossi - l’apporto di alcuni marchi prestigiosi come Venini e Damiani. L’organico è assestato attorno ai sessanta dipendenti annunciati a maggio. Anche l’apertura estiva di un punto-vendita dedicato agli acquisti per la casa a Portopiccolo sembra aver dato buoni riscontri.
L’ultimo bimestre dell’anno rappresenterà un ulteriore banco di prova per l’investimento triestino, sul quale Coin ha puntato 4 milioni di euro. Si avvicina la stagione del regalo natalizio e la struttura commerciale si mobilita. Rossi fa sapere gli ultimi ingressi negli scaffali: Zadig&Voltaire, Chiara Ferragni, Msgm, Manifattura Ceccarelli, Pal Zileri, Moretti. In primavera attesi altri rinforzi: Emporio Armani, Isaia, Roy Rogers, Belstaff, Pinko, Cocinelle. D’altronde l’obiettivo, delineato a maggio dallo stesso Rossi, individuava come traguardo una crescita tra il 20 e il 30%: il 10% abbondante, finora rilevato, è un’interessante partenza, che ha notevoli spazi di miglioramento.
Il presidente attende con curiosità l’apertura del “quattro stelle”, che occupa l’altra parte del vasto immobile esteso tra corso Italia, via Santa Caterina, via Dante, piazza Repubblica: l’albergo nell’ex sede della Ras, voluto e finanziato dalla proprietaria Allianz, che sarà gestito da Hnh (famiglia Boccato) con il marchio Double Tree by Hilton Trieste: «Avremo una partnership con l’hotel», che si tradurrà in sconti praticati ai clienti che usciranno in piazza Repubblica per rientrare in via Dante.
Insomma, avanti con «il lusso accessibile», come Rossi lo aveva definito all’esordio primaverile. Allora, dopo un periodo di chiusura durato 8 mesi per il restauro e l’ampliamento, Coin gettava sul mercato tremila metri quadrati di superficie commerciale. Trieste è una delle prime grandi operazioni attuate dal gruppo, dopo che nel marzo 2018 i 40 negozi diretti e i 100 “store” con il marchio casa erano stati riacquisiti al “made in Italy” dal fondo britannico BC partners. Coin ha tre “excelsior”, uno a Roma, uno a Milano, uno a Trieste, creato appositamente per convincere lo shopping est-europeo. La sede triestina ha sempre fatto numeri importanti - ricorda Rossi - con un milione di visitatori che “scremava” un terzo di acquirenti. —
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