Spettacoli teatrali e musica nelle case di riposo di Trieste
Rinnovato il Progetto socializzazione anziani. Previsti 100 eventi in 19 residenze in collaborazione con l’Armonia, il Conservatorio Tartini e la Glasbena matica

Empatia, solidarietà e supporto terapeutico sono le parole chiave del “Progetto socializzazione anziani”, un’iniziativa ricreativa e di intrattenimento pensata per accompagnare in un percorso di sostegno emotivo e intellettuale le persone anziane nelle case di riposo di Trieste.
Il progetto è stato presentato nella sede della Fondazione CRTrieste, ideatrice dell’iniziativa, con il vicepresidente del consiglio di amministrazione della Fondazione Francesco Peroni, il presidente della compagnia teatrale Armonia Aps Paolo Dalfovo e la segretaria Sabrina Censky, il direttore del Conservatorio Tartini Sandro Torlontano e il presidente della Scuola di musica Glasbena matica Igor Svab.
Arrivata alla sua 17esima edizione, il progetto di socializzazione prevede anche per quest’anno di portare 100 spettacoli teatrali in 19 residenze per anziani grazie alla collaborazione con l’Armonia Aps, che con le sue 9 compagnie teatrali organizza delle performance in dialetto triestino. L’obiettivo è coinvolgere maggiormente le persone e farle sentire sempre parte di un’identità territoriale.
«L’empatia e la solidarietà – spiega Peroni – sono chiavi fondamentali per aiutare gli anziani a sentirsi meno soli. La collaborazione tra noi della Fondazione, l’Armonia, il Tartini e Glasbena matica si basa su una convinta azione strategica che vuole mettere al centro il benessere degli anziani, unendo la potenza terapeutica del teatro e della musica con un dialogo intergenerazionale».
Ad accompagnare gli spettacoli teatrali, infatti, sono gli studenti del conservatorio Tartini e della scuola di musica Glasbena matica che si sono impegnati in 30 appuntamenti musicali, proponendo repertori che spaziano dalla musica jazz alla musica classica, fino ai brani della tradizione popolare.
«L’obiettivo – sottolinea Torlontano – è di creare un’occasione d’incontro dove il passato e il futuro si incontrano». «Questo tipo di coinvolgimento – interviene Svab – permette ai giovani, inoltre, di sviluppare un profondo senso civico e il rispetto per le persone anziane».
Ad ampliare la prospettiva di accoglienza e inclusione, è anche la distribuzione del quotidiano Il Piccolo in 68 case di riposo della città, per un totale di 400 abbonamenti. In questo modo, gli anziani hanno la possibilità di restare informati sugli eventi del loro territorio, affidandosi al quotidiano locale, che è da sempre un punto di riferimento in particolare per le fasce di età più avanzate
Un’iniziativa, quest’ultima, che è nata sempre dalla volontà della Fondazione CRTrieste durante la pandemia, per permettere alle residenze di offrire agli ospiti un collegamento con il mondo esterno. «Dall’inizio di questo progetto – continua Peroni – iniziato nel 2008, ci impegniamo ogni anno da aprile a febbraio per portare questa azione di solidarietà e di terapia complementare tra le persone più fragili, con una spesa complessiva di 2 milioni di euro che per noi della Fondazione sono soldi spesi nel modo migliore che si possa auspicare, soprattutto quando le collaborazioni funzionano e i risultati si notano tra le persone che vivono il progetto».
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