Caso Macera, Unipol ricorre in Appello

Sul caso Macera, l’ex promotrice finanziaria monfalconese contitolare dell’agenzia Unipol di via San Francesco, coinvolta nella truffa da almeno un milione di euro ai danni di decine e decine di risparmiatori, viene segnato un nuovo passo giudiziario.
L’agenzia assicurativa in nome della quale la donna operava in città, ha presentato ricorso in Appello, impugnando le prime due, distinte, sentenze civili di primo grado con le quali veniva condannata al risarcimento in solido dei danni a due risparmiatori monfalconesi, assieme all’ex promotrice finanziaria. Entrambi i risparmiatori sono stati assistiti dall’avvocato Michele Tuni.
Le sentenze erano state pronunciate al Tribunale civile di Gorizia, dal giudice Rossana Nurra, che aveva disposto il ristoro delle somme perdute e relativi interessi maturati, a carico della Macera e di Unipol, chiamata a rispondere attraverso l’Ugf Assicurazione Spa. La condanna al risarcimento in solido del danno arrecato ai due risparmiatori clienti dell’ex promotrice finanziaria, è stata sancita, pertanto, “in concorso” tra la donna e Unipol, in virtù di ciò che il giudice civile ha definito il «nesso di occasionalità necessaria tra il fatto del promotore e le incombenze affidategli». Con ciò, dunque, riconoscendo il “legame solidale” tra la Macera e l’agenzia assicurativa. Sentenze che, dunque, per Unipol non appaiono corrette proprio in relazione al principio “concorsuale” stabilito dal giudice. Da qui il ricorso in Appello con l’impugnazione delle sentenze di condanna, al fine di richiederne la riforma. Il ricorso conferma quanto da sempre sostenuto dall’agenzia assicuratrice in ordine alla responsabilità del danno arrecato ai risparmiatori, riconducibile esclusivamente all’ex promotrice finanziaria, che ha “sfruttato” il suo ruolo per operare distrazioni di denaro a proprio favore.
Le condanne in primo grado erano provvisoriamente esecutive. Di fronte al peraltro prevedibile ricorso in Appello, il pagamento è di fatto stato sospeso, in attesa dell’esito del nuovo procedimento civile.
La prima udienza in Appello a Trieste è stata celebrata mercoledì scorso, per entrambe le sentenze di primo grado. Si attende, pertanto, la relativa sentenza, al fine di capire se la posizione di Unipol in ordine al coinvolgimento nei risarcimenti verrà o meno confermata. Un aspetto non irrisorio, considerato che, per quanto è dato sapere, la Macera non avrebbe risorse o beni disponibili al fine di coprire i danni economici arrecati ai propri clienti.
La donna era stata condannata in sede penale a 2 anni, a fronte di patteggiamento.
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