Casotto resta alla guida della Fiom-Cgil

Il settore metalmeccanico in provincia ha già perso quasi 2mila posti di lavoro dall’inizio della crisi. Ma il momento più difficile viene adesso, perché la situazione finanziaria di molte aziende si è ulteriormente aggravata e gli ammortizzatori, in molti casi, sono prossimi a esaurirsi». Thomas Casotto, segretario generale della Fiom-Cgil di Gorizia, inquadra così la crisi che sta ancora imperversando sull’industria isontina, nel giorno in cui il congresso provinciale dei metalmeccanici Cgil lo conferma alla guida della categoria. Per Casotto, 42 anni, arrivato al vertice della Fiom isontina nel 2008 dopo una lunga esperienza prima come delegato alla Eaton e poi in segreteria, la conferma è arrivata con il voto unanime dei 46 delegati riunitisi al Europalace di Monfalcone: «Credo che sia il riconoscimento – dichiara – per una gestione responsabile e pragmatica di questa difficilissima situazione che stiamo vivendo, con una lunghissima serie di crisi e di chiusure che hanno colpito sia l’indotto della cantieristica che il resto del settore». Ultima della serie la vertenza Detroit, sfociata in un accordo che garantirà l’occupazione fino alla fine dell’anno, due anni di cassa integrazione straordinaria, la gestione concertata degli esuberi e il coinvolgimento di un soggetto terzo nelle trattative sulla cessione e la reindustrializzazione del sito. «Proprio quest’ultima – dichiara Casotto – è la parte più innovativa dell’intesa. L’auspicio è che l’accordo possa dare risultati positivi come è già avvenuto nel caso dell’accordo su Fincantieri, del contratto solidale alla Asi-Nidec, la ex Ansaldo, e della Eaton». Tra le altre vertenze aperte quelle che riguardano Roen-Est, Emme.W., Astrel e Mangiarotti, con centinaia di posti di lavoro in bilico. «Il sindacato – dichiara ancora il segretario – sta continuando a fare la sua parte, non soltanto per difendere i posti di lavoro, ma anche per cercare di creare le condizioni per una ripresa, compito questo che però spetterebbe soprattutto alla politica, a livello nazionale come a livello regionale e territoriale».
Nella sua relazione del segretario non ha mancato di prendere posizione sul dibattito interno che sta animando la Cgil e la Fiom in occasione di questo congresso. «Il dibattito deve esserci – dichiara Casotto – ma credo che dovrebbe essere meno mediatico e incentrato più sui contenuti che sugli slogan, altrimenti il rischio è di imboccare una china involutiva, una rissa perpetua distante dall’interesse dei lavoratori e destinata a logorare il sindacato. Giusto confrontarsi e dissentire, ma bisogna stabilire una volta per tutte che è la maggioranza che decide, a partire dagli accordi sui quali chiediamo il giudizio dei lavoratori».
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