Cattinara, fino a 2 ore per pagare il ticket o prenotare un esame

Lunghe code agli sportelli dopo la sospensione del Cup nelle farmacie. Maggiore: «Orari potenziati nei Distretti»
Di Laura Tonero
Silvano Trieste 15/03/2012 Ospedale di Cattinara, il CUP
Silvano Trieste 15/03/2012 Ospedale di Cattinara, il CUP

Un’ora e mezza per prenotare una visita o per pagare un ticket. Chi deve usufruire del servizio Cup all’ospedale di Cattinara deve armarsi di molta pazienza. C’è chi prende ore di permesso dal posto di lavoro, chi si alterna con qualche parente nell’attendere il turno e anche chi, dopo essere rimasto in coda, getta la spugna e si rivolge a uno studio medico privato. Da quando le farmacie hanno sospeso il servizio di prenotazione Cup, l’attività degli sportelli sistemati nell’atrio principale di Cattinara è andata in tilt. E la gente brontola, si lamenta con gli operatori definendo “inaccettabile” il servizio offerto.

L’altra mattina chi tentava di avere accesso agli sportelli per l’accettazione di esami istologici, per pagare i ticket, per prenotare visite o prestazioni mediche o per ritirare una cartella clinica doveva attendere una fila di oltre cento persone. Alle 12.07, per esempio, l’«elimina- code» distribuiva il biglietto color rosso numero 432. I quattro sportelli destinati a questo servizio nello stesso istante si apprestavano a soddisfare le richieste di chi aveva il numero 326. In coda, dunque, attendevano 106 persone. Nella stessa giornata, una ventina di minuti più tardi - precisamente alle 12.28 - veniva ricevuto il numero 358: in pratica gli sportelli “smaltivano” le esigenze di una trentina di persone ogni venti minuti. Più sopportabile la situazione di chi invece, procurandosi il biglietto color verde, doveva ritirare un referto. Alle 12.07 l’«elimina-code» distribuiva il tagliando verde numero 69, mentre i tre sportelli dedicati ricevevano il 77.

Tante le conferme delle lunghe attese raccolte da chi giovedì stava in coda. «Quando sono arrivata, alle 11, mi sono trovata davanti 113 persone – racconta stupita Anna Virgulin che deve pagare il ticket – e sto attendendo il mio turno da un’ora e 50 minuti». «È vergognoso, dovrebbero almeno avere la decenza di aprire tutti gli sportelli – si sfoga Lucio De Pauli, in attesa di prenotare una risonanza magnetica. E ancora: «Ho preso oltre due ore di permesso dal lavoro per pagare una prestazione sanitaria – tuona Federica Tommasini, in coda da un’ora e venti - e vista la situazione, come al solito, è agevolato chi ha la possibilità economica per rivolgersi ai privati».

Nella stessa giornata alle 12.30, orario previsto per la chiusura del servizio, erano soddisfatte tutte le persone munite di biglietto verde mentre chi sfortunatamente teneva tra le mani dalle 12.07 quello rosso con il numero 432, si trovava ancora in coda dietro a 68 persone.

«L’Azienda territoriale ha messo in campo tutte le sue forze – specifica il direttore sanitario Adele Maggiore -, anche ampliando l’orario di apertura degli sportelli nei Distretti. Le persone però preferiscono continuare ad andare a Cattinara. Dal prossimo anno prevediamo di introdurre anche delle casse automatiche per pagare le prestazioni senza fare la fila».

Per evitare ore di attesa, il consiglio quindi è di rivolgersi ai Distretti. Lì le code sono decisamente più snelle così come al Cup del Maggiore, dove al mattino si pagano ticket e si prenotano solo esami di laboratorio, mentre al pomeriggio si ritirano le risposte. «Il direttore generale, consapevole dei disagi - sostiene Fabio Pototschnig, segretario provinciale Fials - si è impegnato ad acquisire per il periodo estivo quattro operatori attraverso un'agenzia interinale». I nuovi operatori dovrebbero iniziare a lavorare ai primi di aprile. «Si tratta di una soluzione tampone che potrà ridurre i disagi a cittadini e operatori- conclude il sindacalista - ma si dovrà immaginare di mantenere il servizio interno, senza ipotizzare esternalizzazioni».

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