Causa un incidente, scappa, poi ci ripensa

Protagonista una 61enne che alla guida della sua Seicento aveva tamponato uno scooter. Ha evitato gli arresti
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia Alberto Del Sordi
Bumbaca Gorizia Alberto Del Sordi

Un pirata della strada con... ripensamento. Tampona uno scooter, sbilancia e fa cadere rovinosamente a terra il povero motociclista. Esce dall’auto (questa la testimonianza oculare di chi ha assistito alll’incidente), si accerta che l’uomo non ha perso conoscenza e non è apparentemente in gravi condizioni, risale sulla vettura e si allontana. Come se nulla fosse. Salvo poi rivolgersi, in un secondo momento ma entro le 24 ore successive, alle forze dell’ordine e confessare che è stato lui a causare l’incidente.

Questi i fotogrammi dello schianto che si è verificato ieri mattina lungo la rotatoria fra le vie Alviano e Kugy, nelle immediate vicinanze del piazzale della Casa rossa. Secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, lo scooterista procedeva lungo via Alviano e si stava immettendo nella rotonda. Ad un certo punto, ha frenato per dare la precedenza ad un furgone e l’auto che procedeva alle sua spalle (una Fiat Seicento di colore bianco) l’ha tamponato. L’uomo è stato sbalzato dalla sella ed è caduto a terra. L’automobilista (un sessantunenne di Gorizia), a quel punto, sarebbe sceso dalla Seicento, si sarebbe sommariamente accertato delle condizioni del motociclista, salvo poi allontanarsi: peraltro percorrendo un brevissimo tratto di rotatoria contromano ed immettendosi nuovamente in via Alviano.

Un’automobilista che aveva assistito alla scena si è messa all’inseguimento della Seicento, senza fortuna però. Ma l’utilitaria, nell’urto, deve avere danneggiato la coppa dell’olio: fatto sta che ha lasciato sull’asfalto parecchie tracce di lubrificante che hanno permesso di ricostruire il suo tragitto e il suo percorso. Tant’è che l’auto è stata trovata poco dopo.

Non siamo in grado di fornire altri particolari sulle generalità delle persone coinvolte nell’incidente perché i vigili urbani, che hanno effettuato i rilievi di rito, hanno fornito solamente l’età del “pirata della strada”: 61 anni, per l’appunto. E nient’altro. Lo scooterista è stato condotto al Pronto soccorso del San Giovanni di Dio in codice verde, che connota i casi non particolarmente gravi.

Cosa rischia il pirata? A regolamentare l’omissione di soccorso è l’articolo 189 del Codice della strada. Prevede l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da uno a tre anni. Non possono, invece, essere applicate le misure cautelari personali né potrà essere arrestato il conducente che ha violato l’obbligo di fermarsi, dopo aver causato un incidente con danni alle persone e che entro le ventiquattro ore successive si mette a disposizione degli organi di polizia. Ed è il caso del 61enne che era al volante della Seicento.

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