Causò lo schianto, fu omicidio volontario

CORMONS. Un terribile schianto, avvenuto all’alba del 12 novembre di due anni fa nel centralissimo piazzale Osoppo a Udine e nel quale perse la vita il cormonese Michael Martini, 27 anni, sarà al centro dell’udienza preliminare che si terrà oggi dinanzi al gup del Tribunale di Udine.
Il pubblico ministero Lucia Terzariol ha chiesto per Fabrizio Hudorovic, che guidava la Punto schiantatasi contro la vetrata della Cassa di risparmio, il rinvio a giudizio per omicidio volontario nei confronti di Martini.
Una richiesta pesantissima, inusuale per un incidente mortale, ma per il pm trova ragione nel comportamento tenuto dall’Hudorovic.
L’uomo si era messo alla guida dell’auto pur essendo privo di patente ed era ubriaco. Non solo, imbattutosi in un posto di blocco della polizia, aveva cercato di sottrarsi al controllo di una pattuglia delle Volanti e si era dato alla fuga.
Aveva sfrecciato lungo via Tricesimo e viale Volontari della Libertà a 150 km orari (il limite è di 50) e, dopo la rotatoria di piazzale Osoppo, aveva imboccato viale della Vittoria a 95 km orari perdendo il controllo del’auto che si schiantava contro il palazzo della banca.
Martini, che era seduto a fianco del conducente, moriva sul colpo per le gravi lesioni riportate.
La famiglia di Michael oggi si costituirà parte civile con l’avvocato Stefano Comand per tutelare anche il nome di Michael.
In particolare la mamma intende chiarire che non c’erano rapporti di amicizia tra Michael e Hudorovic, come sostiene invece la difesa dell’indagato. Non si conoscevano fino a poche ore prima di quel tragico schianto. Si erano incontrati casualmente quella sera stessa dell’incidente in un bar e il giovane cormonese, come sostiene anche l’accusa, fu caricato a forza sulla Punto e al momento dell’impatto stava dormendo senza essere allacciato alle cinture allacciate.
Nei confronti di Hudorovic, che nello scontro rimase gravemente ferito, oltre all’omicidio volontario, vengono contestati altri reati, dalla guida senza patente al danneggiamento, dalla resistenza a pubblico ufficiale alla guida in stato di ebbrezza alcolica. Al momento dello scontro il suo tasso alcolemico risultava di 1,98g/l. (fra. fem.)
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