C’è il Pedibus, auto “proibite” in via Lucano Ma strada di Rozzol resta un cantiere aperto

IL CASO
Il Comitato genitori dell’Istituto comprensivo Tiziana Weiss ha ottenuto la riattivazione del Pedibus. Ciò comporta la chiusura al traffico di via Lucano dalle 7.55 alle ore 8.05 a seguito di un’ordinanza del Comune.
Il progetto Pedibus nacque nel 2008, nel momento in cui la scuola primaria Virgilio Giotti aderì a un progetto pilota proposto dall’Uisp finalizzato alla creazione partecipata di un percorso sicuro casa-scuola. Il Pedibus funziona analogamente a una linea di trasporto pubblico. Ha un capolinea e delle fermate intermedie a orario fisso dove aggregarsi al gruppo di genitori, bambini e insegnanti che raggiungono la scuola a piedi.
L’attivazione del Pedibus con il contestuale “blocco” del traffico in via Lucano si inserisce tuttavia in un contesto che parla di disagi.
Doveva infatti concludersi entro l’inizio di quest’anno scolastico e invece sta ancora proseguendo, creando non pochi disagi tra i residenti e le famiglie degli allievi dello stesso Istituto Weiss, il cantiere in strada di Rozzol avviato ancora a giugno da AcegasApsAmga nell’ambito di una serie di lavori programmati alla rete del gas. Inizialmente l’intervento si sarebbe dovuto svolgere nel periodo estivo e quindi in tempo per la ripresa delle lezioni, cioè entro l’8 settembre.
In accordo con il Comune, era stato realizzato anche un progetto per la contestuale riqualificazione delle reti idrica ed elettrica, così evitare nuovi successivi scavi, e anche per quella delle canalette di scolo, al fine di scongiurare eventuali allagamenti in zona. Come poi spesso accade quando i progetti incontrano la realtà, la stima iniziale che prevedeva la conclusione dei lavori entro l’8 settembre è stata disattesa, perché al momento dell’apertura dello scavo si è notato che, a causa della vetustà dei sottoservizi, alcune parti della condotta fognaria risultavano ammalorate e bisognose di operazioni più radicali.
Così, allo stato attuale, il periodo d’attività del cantiere è stato prolungato fino al 31 ottobre. Nel frattempo, i residenti della zona segnalano una situazione di disagio “infinito”, dovuto al fatto che strada di Rozzol è interdetta al traffico veicolare dall’incrocio di via Beda per circa mezzo chilometro e così le persone che vi abitano non possono da circa cinque mesi parcheggiare nei loro garage oppure nelle vie adiacenti (anche queste interessate talvolta da lavori), con appunto tutti i relativi disagi che ciò può comportare.
La situazione risulta ancora più scomoda per le famiglie che portano i propri figli all’Istituto Weiss. Col cantiere in opera, il passaggio è reso poco agevole e soprattutto pericoloso da restringimenti, passerelle e buche e soprattutto dai mezzi che lavorano in una strada già di per sé stretta.
Un’inquilina del condominio al civico 12 ha riferito inoltre che Acegas avrebbe autonomamente deciso di cambiare i contatori e che l’erogazione del gas sarebbe stata interrotta per quasi una settimana senza alcun preavviso: «Nessuno di noi ha chiesto i lavori in strada, nessuno di noi ha chiesto di cambiare i contatori. Viviviamo in una situazione che è ormai intollerabile», si sfoga l’inquilina di strada di Rozzol.
AcegasApsAmga, da parte sua, risponde che la chiusura del gas è stata comunicata con alcuni giorni di preavviso come da normativa e che la stessa ha avuto una durata, per ogni singolo edificio di massimo quattro ore.
«Nel caso del condominio al civico 12 di strada di Rozzol – scrive Acegas in una nota – è stato riscontrato che la valvola di intercettazione gas era posta all’interno dello stabile: la normativa prevede, per ragioni di sicurezza, che la valvola debba essere posizionata esternamente all’edificio ed essere facilmente individuabile ed immediatamente accessibile per poter essere prontamente chiusa in caso di emergenza. Si è quindi provveduto a contattare l’amministrazione stabili perché procedesse all’adeguamento normativo». —
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