«C’è Porto vecchio che fa sognare»

«Trieste oggi regala anche un sogno, che è quello dello sviluppo del Porto vecchio che fa incantare anche quanti intendono investire a livello immobiliare». Leonardo Piccoli, presidente provinciale di Fiaip, nell’analizzare le rilevazioni effettuate in città e che verranno sviscerate il prossimo mese di giugno nel corso della presentazione del Borsino immobiliare, non può non soffermarsi sulle cifre che raccontano di una Trieste che ha inserito la marcia e fa da locomotiva della ripresa dell’intera regione.
Senza percentuali a due cifre, comunque anche le altre province registrano un trend positivo delle compravendite. Nella provincia di Gorizia passano, dal 2016 al 2017, da 1.558 a 1.600 (+2,6%); a Pordenone da 2.789 a 2.900 (+3,8%); a Udine da 5.477 a 5.700 (+4%). «È il terzo anno che si evidenzia un segno positivo su tutta la regione – sottolinea Piccoli – dopo un periodo buio iniziato con il decreto Salva Italia del 2011, il primo atto del governo Monti, che inaspriva le tasse sulla casa e reintroduceva l’Imu sulla prima casa. Nel 2012 – sottolinea Piccoli – in regione registrammo un calo delle compravendite del 35 per cento: un disastro».
Lentamente il Friuli Venezia Giulia sta riprendendo fiato. «Un recupero – osserva il presidente – dovuto anche al fatto che la casa torna ad essere il miglior investimento, confermato dalla crescita di persone che acquistano anche seconde case da mettere a reddito, da destinare all’affitto. Alla “carta”, ovvero a obbligazioni e azioni, si preferisce il mattone». A proposito di investimenti, Piccoli indica tre zone in Fvg tra le più quotate a livello turistico: il waterfront triestino, Grado e Lignano. In regione si guarda con interesse anche alla performance di Sappada, di recente approdata in Friuli Venezia Giulia.
«Se da un lato aumenta il numero delle compravendite, dall’altro resta ancora basso il valore patrimoniale degli immobili – spiega il presidente –, che si attesta a meno 5 per cento rispetto ai valori che si riscontrano in altre regioni e senza tener conto che nel resto d’Europa sono superiori del 14 per cento». «La richiesta, l’interesse che ruota attorno alla nostra regione e i buoni risultati degli ultimi anni – aggiunge – ci fanno comunque ben sperare in un recupero anche dei valori patrimoniali».
Nella nostra regione, la casa è da sempre un valore importante. «L’85 per cento dei residenti in Friuli Venezia Giulia – riferisce il vertice Fiaip – è proprietario di prima casa, un primato in Italia che sottolinea il valore che in questa regione assumono gli immobili». C’è un aspetto che però preoccupa Piccoli: «Dopo la Liguria siamo la regione con la popolazione dall’età media più avanzata, ci sono realtà che perdono molti residenti anno dopo anno, e questo non è positivo per il mercato immobiliare». (l.t.)
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