C’è un riccio in mezzo alla strada? Se pesa poco va raccolto e aiutato

il caso
In questo periodo può capitare di trovare a terra qualche riccio dall’aria spaesata. Cosa fare: soccorrerlo oppure no? Risponde a questa domanda il Centro recupero fauna selvatica ed esotica di Terranova: gli esemplari più minuti e gracili vanno aiutati, altrimenti non riuscirebbero a superare la stagione fredda.
Solitamente i ricci vanno in letargo tra ottobre e novembre, ma negli ultimi anni - a causa dei cambiamenti climatici e degli inverni sempre più miti - entrano nel periodo della “nanna” non prima di dicembre. Chi si imbattesse in un riccio con meno di 600 grammi, farà bene a recuperarlo e consegnarlo in mani esperte. Se il peso della bestiola non raggiunge la soglia indicata, significa infatti che non ha accumulato abbastanza energie per affrontare il freddo e difficilmente sopravviverà, nonostante il letargo gli consenta di risparmiare un bel po’ di forze. Il riccio non ama fare provviste di cibo, perciò nelle settimane prima del letargo tende ad abbuffarsi a più non posso.
Ultimamente nella struttura di Terranova sono stati accolti diversi ricci bisognosi di cure, tra questi il più piccolo di 90 grammi. A Trieste invece chi trova una di queste creature e ne constata problemi di peso, può recarsi al Cras Enpa di via Marchesetti 10/4, ogni giorno dalle 8 alle 20. Viste le norme anti-contagio, il Cras rimane chiuso al pubblico: prima è quindi necessario telefonare al 339 199 6881. Se non si ha la possibilità di raggiungere l’Enpa o i volontari non sono più disponibili, contattare l’Arca SRL, il servizio di recupero animali selvatici, al numero 345 255 6155, attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24. —
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