C’è un tesoro nel Convento delle Orsoline

L’archivio storico della scuola conserva antiche e preziose stampe. E poi quadri, mobili e paramenti sacri
Bumbaca Gorizia Aerea Orsoline
Bumbaca Gorizia Aerea Orsoline

C’è un vero tesoro nel Convento delle Orsoline. La scuola "Madri Orsoline" di Gorizia, rinomata anche perché l'unica portatrice in tutta la Gorizia di valori cristiani, due anni fa ha rischiato di cessare la sua attività per problemi economici e difficoltà gestionali legate alle poche figure religiose presenti nel monastero.

Tuttavia, alcune delle maestre, che in essa già prestavano servizio, si sono costituite nella cooperativa Abimis, prendendo in gestione la parte didattica del convento. A partire dal 1° settembre 2014, infatti, sono riuscite nel loro intento fondando la "scuola primaria paritaria di Sant'Angela Merici", nome dato in onore della fondatrice dell'ordine delle Orsoline, attuando anche un'innovazione tecnologica con l'adozione di videoproiettori multimediali e interattivi.

Le maestre Flavia Agostini e Manuela Culetto, rispettivamente la coordinatrice scolastica e la presidente della cooperativa, si esprimono così: «Abbiamo speso tanto tempo e fatica in questo progetto ma alla fine ce l'abbiamo fatta e abbiamo avuto tante soddisfazioni: dopo due anni abbiamo ripristinato una classe prima a doppia sezione che ha portato 170 alunni presso la nostra scuola. Stiamo cercando di venire incontro alle richieste dei genitori attraverso un servizio di pre e post accoglienza, nonché di doposcuola e corsi pomeridiani, tutti servizi all'interno della nostra struttura, per agevolare le famiglie nella gestione dei bambini. Siamo contente di essere riuscite a salvare questa importante realtà educativa che si pensava ormai spacciata».

Ma il convento ha solo una rilevanza puramente scolastica?

A Gorizia la maggior parte delle persone associa il nome "Orsoline" alla scuola sorta ai piedi del Castello, nel 1672, grazie all'iniziativa delle goriziane Maria e Anna Bonsi e poi trasferitasi, dove risiede attualmente, tra il 1927 e '28 nella villa dell'imprenditore friulano Giacomo Ceconi.

Forse pochi goriziani sanno però che nel convento è anche conservato un importante archivio storico composto da vari beni cartacei ristrutturati nel corso degli anni, libri e manoscritti risalenti fin al secolo XVII nonché mappe, stampe antiche e rare stampe per tesi, dette anche "Thesenblätter", stampe di grandi dimensioni, costituite da una parte figurata e da una parte scritta, tra le quali la più importante è quella che raffigura la "Gloria di San Benedetto e del suo ordine", ideata dal pittore austriaco Johann Karl von Reslfeldt, alta oltre due metri e comprendente ben 145 figure. Una vera e propria rarità, e un capolavoro della stampa antica.

Numerosi poi sono gli oli su tela e i mobili antichi restaurati nel corso degli anni mentre di raffinata bellezza è il "Pianeta di Sant'Orsola", un paramento sacro risalente a fine sec. XVIII perfettamente conservato.

Un vero patrimonio, quasi sconosciuto, per la città di Gorizia, che meriterebbe di essere valorizzato.

Alessia Cosentino

III D Liceo Scientifico

“Duca degli Abruzzi”

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