Cecilia Sala è stata liberata: l’arrivo in Italia è previsto nel pomeriggio

Lo rende noto Palazzo Chigi. La gratitudine della premier Meloni che ha chiamato direttamente i genitori della giornalista, detenuta in Iran dal 19 dicembre

La giornalista e scrittrice, Cecilia Sala, al Festival di Letteratura PordenoneLegge nel 2023
La giornalista e scrittrice, Cecilia Sala, al Festival di Letteratura PordenoneLegge nel 2023

È decollato da Teheran, poco dopo le 11.30 di oggi, mercoledì 8 gennaio, l'aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre. Lo rende noto Palazzo Chigi. «Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia", sottolinea la Presidenza del Consiglio».

La premier Giorgia Meloni esprime «gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi».

 

 

Il presidente del Consiglio ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata. L'aereo della presidenza del Consiglio che riporta in Italia Cecilia Sala, la giornalista che era detenuta in Iran, arriverà probabilmente a Ciampino intorno alle 15.30.

Le prime parole del padre e del compagno

«Sono orgoglioso di lei», il primo commento di Renato Sala, papà della giornalista del Foglio e Chora media. «Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l'orizzonte. È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia». 

«Fortunatamente io e Antonio Tajani - ha aggiunto Renato Sala – abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un'amicizia. Il conforto di un'informazione, pur tutelata ma diretta e immediata, indubbiamente ha aiutato molto». Lo stesso ministro Tajani ha poi commentato su X

Tra le prime dichiarazioni anche quelle del compagno: «L'ho sentita, mi ha detto ci vediamo tra poco – ha dichiarato Daniele Raineri - Era emozionata e contentissima. Le ho risposto: ci vediamo a Roma».

Il lavoro diplomatico e le reazioni della politica

Nelle ultime ore c’è stata un’accelerata improvvisa grazie a un lavoro diplomatico svolto dall’Italia, anche con la collaborazione degli Stati Uniti. Ieri Cecilia aveva chiamato casa, informando che le sue condizioni di detenzioni erano migliorate: aveva avuto un letto e le erano arrivati i due pacchi consegnati dall’ambasciata. Poi nella notte la scarcerazione e l’espulsione.

Plaude al successo delle trattative anche la segretaria del Pd Elly Schlein: «La notizia che stavamo aspettando, che speravamo di ricevere il prima possibile. La liberazione di Cecilia Sala è un sollievo, e saperla presto in Italia ci riempie di gioia. Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato. Ti aspettiamo, Cecilia!».

Un lungo applauso bipartisan ha accolto nell'Aula del Senato la notizia della liberazione. «Con grande gioia annuncio che la giornalista Cecilia Sala è stata liberata ed è in viaggio verso l'Italia», ha detto la presidente di turno, Mariolina Castellone. Per il governo è intervenuta la sottosegretaria agli Esteri, Maria Tripodi «Grazie alla nostra diplomazia, alla nostra intelligence e alla leadership esercitata dalla nostra presidente del Consiglio», ha detto l'esponente dell'esecutivo.

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