Cent’anni fa il varo del primo transatlantico

Ricorrenza dimenticata. Nel 1912 la consegna del “Kaiser Franz Josef I”, vanto della Marina imperiale

Cent’anni fa il cantiere navale di Panzano realizzò la sua prima “vera” nave passeggeri, o meglio il suo primo transatlantico. Un centenario del tutto trascurato da Fincantieri, erede dello stabilimento creato dai Cosulich dal 1907, e dal Comune che pure sta realizzando a Panzano un Museo della cantieristica. Eppure la ricorrenza è importante per il cantiere navale di punta di Fincantieri che proprio grazie alle navi passeggeri ha visto il suo rilancio dagli anni ’90. La nave “dimenticata” è la costruzione numero 20 dello stabilimento, impostata il 15 aprile 1910, varata il 9 settembre 1911 e consegnata all’armatore, l’Unione austriaca di Navigazione di Trieste, il 26 aprile 1912, un mese prima del suo viaggio inaugurale da Trieste a Buenos Aires.

Stiamo parlando del piroscafo “Kaiser Franz Josef I”, che stazzava 12.567 tonnellate, misurava 145,53 metri di lunghezza e 18,35 di larghezza, era in grado di raggiungere una velocità di 18 nodi con la spinta garantita da due eliche. Il “Kaiser Franz Josef I”, che era in grado di trasportare 125 passeggeri in prima classe, 550 in seconda e 1.230 in terza, è stato il più grande piroscafo in assoluto della Marina mercantile austroungarica ma anche il più grande uscito da un cantiere non solo dell’impero asburgico ma di tutto il Mediterraneo e il più grande in servizio di linea regolare fra il porto di Trieste e il Nord America.

Nato come transatlantico di classe ma contemporaneamente con sistemazioni per molti emigranti, è stato sottoposto a più riprese a trasformazioni per diventare alla fine uno dei più lussuosi piroscafi in linea prima per l’India e quindi per Alessandria d’Egitto, utilizzato anche per crociere estive in Mediterraneo.

Il “Kaiser Franz Josef I” cambiò nome più volte in “Presidente Wilson”, “Gange” e “Marco Polo”. Negli ultimi due mesi del 1918, requisito e riarmato dalla Marina italiana per trasporti militari in Adriatico, fu chiamato “Generale Diaz” ma senza trascrizione sui registri e relativa modifica dei nominativi a scafo.

Utilizzato anche come trasporto di truppe, effettuò nel 1935 11 missioni a Massaua e, dopo il 10 giugno 1940, ben 41 traversate fra Italia e Libia e 8 navigazioni tra Bengasi e Tripoli senza mai riportare danni. Nel ’44 la nave fu affondata dai tedeschi davanti a La Spezia. Recuperata nel ’49, fu disarmata nel ’50.(f.m.)

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